Falso cibo biologico: una truffa sempre più frequente che coinvolge ben il 46% degli italiani che comprano abitualmente questo tipo di prodotti. A dare l'allarme è uno studio congiunto Coldiretti-Swg, che mette in guardia i consumatori: l'indicazione di "biologico" nella denominazione dei prodotti spesso è solo uno specchietto per le allodole.

Lo studio ha preso le mosse da una recente maxi operazione della Guardia di Finanza e dell'Ispettorato Centrale della Tutela della qualità e repressioni frodi, che hanno sventato una truffa anche a danno dei quasi 50mila agricoltori italiani che coltivano prodotti biologici.

Oggi, ben il ben il 12% degli italiani acquista bio, per un totale di 6 milioni di consumatori. L'identikit dell'acquirente regolare di prodotti biologici è donna, di età compresa tra i 45 ed i 55 anni, con una scolarità alta. Questo profilo svela un'attenzione per l'alimentazione dei figli, cosa che rende la truffa ancora più grave. Non a caso, proprio il pressing delle mamme del Belpaese fa sì che in Italia si contino oggi quasi 1200 mense bio e vengano serviti quasi 1,2 milioni d pasti bio al giorno nelle scuole.

"Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l'importazione di prodotti falsamente biologici  – sottolinea la Coldiretti – è necessario che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato".

In attesa che la regolamentazione si muova in tale senso, come orientarsi nella propria spesa? Il consiglio di Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l'origine nazionale degli alimenti in vendita.