Quante volte capita di dimenticare dei cibi perché magari erano finiti in fondo alla dispensa o al frigorifero oppure abbiamo dovuto assentarci da casa per alcuni giorni e, al momento di fare la spesa, non l'avevamo previsto e abbiamo acquistato più del necessario. Periodicamente, ci troviamo a fare i conti con una serie di alimenti che hanno superato la data di scadenza. Ma come ci dobbiamo comportare in questi casi? D'impeto verrebbe da buttare tutto nella spazzatura, ma siamo sicuri che tutti gli alimenti siano da considerare "non più buoni" a partire dal giorno stesso indicato nella data di scadenza?
In realtà occorre fare delle distinzioni a seconda del tipo di alimento e della modalità di conservazione.
Ecco, dunque, una lista di alimenti con relativi suggerimenti:
- Latte: se è fresco va buttato tassativamente alla data di scadenza; se è a lunga conservazione e ancora chiuso può essere utilizzato fino a 2-3 giorni oltre la scadenza, ma occorrerà aver cura di farlo bollire.
- Burro: può essere utilizzato entro una settimana dopo la data di scadenza, ma bisogna controllare che non sia ingiallito oppure rancido.
- Yogurt: è preferibile che venga utilizzato entro 2-3 giorni dopo la data di scadenza, non perché risulti nocivo ma perché i fermenti lattici muoiono via via che ci si avvicina alla data di scadenza.
- Formaggi: i formaggi freschi confezionati, come la mozzarella o la crescenza, devono essere consumati entro 2-3 giorni dopo la data di scadenza, purché la superficie non appaia alterata o ingiallita; i formaggi stagionati, invece, possono essere consumati anche dopo un mese o più dalla data data di scadenza, sarà sufficiente eliminare la muffa nel caso si sia formata.
- Uova: se sono fresche di giornata, non lavate e conservate da subito in frigorifero, durano fino a 20 giorni. Quelle acquistate nei negozi devono essere consumate entro 2-3 giorni dopo la data di scadenza, purché cotte.
- Insalate in busta: meglio buttarle subito alla scadenza perché si rischiano problemi intestinali, inoltre i principi nutritivi vengono già compromessi al momento del taglio, del lavaggio e della conservazione in busta.
- Carne e pesce surgelati: sono commestibili fino a un mese oltre la data di scadenza.
- Pasta e riso: perdono gusto e fragranza dopo circa 2 mesi dalla data di scadenza; la pasta fresca va, tuttavia, consumata entro la data di scadenza.
- Biscotti: perdono gusto e fragranza dopo 1 mese dalla data di scadenza.