Quattro ragazze su dieci (42%) non usano metodi contraccettivi durante il primo rapporto sessuale e di queste il 24% si affida al coito interrotto. Solo il 43% ricorre al preservativo, l'1% a cerotto o anello, e il 14% alla pillola. Sono i dati 2013 di un'indagine sulle under 25 italiane della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), presentati questa mattina al congresso nazionale Sigo – Aogoi – Agui in corso a Napoli.

"Su questi temi solo 3 ragazze su 10 ricevono informazioni corrette da parte di ginecologi, medici e insegnanti - spiega Nicola Surico, Presidente Sigo - il rimanente 70% le apprende da fonti non qualificate come gli amici, giovani parenti o siti internet. A questo bisogna aggiungere che i consultori familiari sono il 30% in meno di quelli previsti dalla legge e solo 1 su 4 ha un organico completo di tutte le figure professionali".

Nello specifico, le amiche sono la fonte di informazioni principale sui metodi contraccettivi (76%), al secondo posto sono le madri a dispensare consigli (37%), vi è poi un'alta percentuale delle under 25 a prendere decisioni da sola (34%).

La pillola viene scelta nell'86% dei casi per la sicurezza, ma solo il 16,2% delle donne italiane la usa regolarmente contro il 41,5% della Francia, il 28% del Regno Unito e il 27,4% della Svezia. Fra le regioni italiane la Sardegna è al primo posto, seguita da quelle settentrionali, tutte sopra la media italiana tranne il Veneto. Dato più basso invece per Basilicata (7,4%) e Campania (7,2%).