La nascita di un bambino sano e forte. È il sogno di ogni genitore nel momento in cui vive i mesi della gravidanza. Una volta nato, però, il bambino può essere inconsapevolmente segnato da malattie ereditarie e rischia di incorrere in patologie debilitanti.
A breve questo non accadrà più, perché grazie alla ricerca scientifica si potrà verificare la presenza di possibili malattie ereditarie al momento della fecondazione assistita. È quanto ha annunciato una società americana, la Geenepeeks, che ha depositato il brevetto della sua scoperta.
Intrecciando il Dna dei futuri genitori sarà possibile scongiurare la presenza di malattie future su migliaia di bambini virtuali prima della nascita.
I genitori potranno così scegliere lo spermatozoo di un donatore piuttosto di un altro, in base alle caratteristiche desiderate per il proprio bambino.
Per il momento la nuova tecnica verrà sperimentata sulla compatibilità tra la futura mamma e il donatore di seme, per verificare l'assenza di patologie. In un prossimo futuro il meccanismo potrebbe essere utilizzato per permettere ai futuri genitori di scegliere le caratteristiche fisiche del futuro bebè, come il colore degli occhi o dei capelli.
A questo sta lavorando un'altra azienda, la 23 and me che, come si legge su repubblica, ha depositato il brevetto per la selezione fisica delle caratteristiche del nascituro. La notizia, lanciata dal Wall Street Journal, ha già destato qualche polemica per quanto riguarda il tema della progettazione estetica.
Il funzionamento della tecnica genetica della Geenpeacks è spiegata brevemente da Lee Silver, socio del fondatore Ann Morris: "Riceviamo la sequenza di Dna da due futuri genitori e simuliamo il processo di produzione". Alla fine dell'esperimento "Per ogni coppia di persone che andremo ad analizzare produciamo 10mila bebè virtuali". I cosidetti "digital baby" sono sottoposti alla ricerca di circa 600 patologie.