La depressione è detta malattia dell'anima perché inizialmente si manifesta con una serie di sintomi come tristezza, apatia, stanchezza, mancanza di entusiasmo e di progettualità. Si tratta di una patologia che colpisce maggiormente le donne, sei persone depresse su dieci sono infatti di sesso femminile, e compare principalmente nelle fasi della vita caratterizzate da bruschi cambiamenti ormonali quali gravidanza, post-parto, pre-menopausa.

Non potendosi, tuttavia, considerare queste fasi della vita come cause di malattia, l'Organizzazione mondiale della sanità indica come unici motivi accertati della depressione in questi casi, le relazioni sociali nell'ambiente domestico e lavorativo, accompagnate dall'eccessivo carico di responsabilità che grava sulla donna.

Non il troppo lavoro, tuttavia, ma il fatto che non ne venga riconosciuto adeguatamente il valore e che si tenda a trascurarsi e mettere le proprie esigenze in secondo piano.

Un passo importante è arrivare a capire se si è in una fase a rischio di depressione, quindi quando ci si sente demotivate, stanche, prive di stimoli. Ed è proprio questo il momento in cui occorre prendersi un momento di pausa dalle incombenze familiari perché probabilmente si sta dando più di quanto non sia effettivamente necessario. Se, inoltre, si arriva a sentirsi degli incapaci, è bene innanzitutto domandarsi se non siano gli altri a farci sentire in questo modo togliendo valore al nostro operato, magari anche in malafede.

In questo caso occorre fare attenzione a non chiudersi in se stessi per poi rischiare di cadere nell'isolamento. E' importante, al contrario, cercare la vicinanza di persone positive con le quali svolgere delle attività come per esempio un gruppo di volontariato o un'amica con la quale condividere un corso che occupi il nostro tempo in maniera piacevole. Anche solo mezz'ora al giorno dedicata a un'attività di questo tipo potrà costituire una vera a propria iniezione di ottimismo e fugare tristezza, malinconia e tendenza all'isolamento.