L'infarto miocardico acuto assieme alle altre patologie cardiovascolari, detiene il triste record di prima causa di morte nei Paesi industrializzati, e la sua incidenza è sempre in maggior crescita. Tutti ne abbiamo sentito parlare, o abbiamo avuto un conoscente che ne è stato colpito, ma forse non tutti sanno esattamente cosa sia un infarto.
La storia comincia molti anni prima del tragico evento. Il primo passo consiste nella deposizione di colesterolo a livello della parete delle arterie coronarie, i vasi che portano sangue al cuore. Si formano cosi degli accumuli detti placche aterosclerotiche, che vanno via via ingrandendosi, e diventando sempre più instabili, fino a quando uno sfortunato giorno, una di queste placche si rompe.
Questo evento causa l'attivazione delle piastrine che circolano nel sangue e si aggregano nel punto della rottura formando un trombo che occlude l'arteria.
In questo modo il sangue non arriva più a una parte di cuore che, priva di ossigeno, soffre e può andare incontro a necrosi. In alcuni casi questo può non avere conseguenze, soprattutto se la terapia viene instaurata precocemente, ma in altri meno fortunati può condurre a un insufficienza cardiaca o essere la causa di aritmie spesso letali.
Ma possiamo far qualcosa per evitare la catastrofe? Si, molto! Si può evitare che tutto il processo inizi, andando a rallentare o impedire l'accumulo di colesterolo nei vasi, interrompendo cosi la spirale che porta all'infarto.
Come? Avendo abitudini di vita sane, una corretta alimentazione, ricca di frutta e verdura, praticando regolare attività fisica, evitando il fumo, tenendo sotto controllo periodico glicemia, colesterolemia, assetto lipidico e pressione arteriosa.