A poche ore dalla notizia del primo caso di Ebola in Spagna, la paura di un contagio rischia di sfociare in psicosi e allarmismo. Terrore fomentato anche dalle drammatiche stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede oltre 20mila malati entro il mese di novembre e conta già 3.338 deceduti a causa del virus in soli 8 mesi. Facciamo chiarezza sul virus, sui rischi che corriamo e sulle modalità di trasmissione.

Che cos'è Ebola

Il virus Ebola, scoperto nel 1976 in Congo ed in Sudan  appartiene alla famiglia dei Filoviridae e provoca una sintomatologia complessa e violenta, specificatamente febbre alta, forti mal di testa, dolori muscolari, diarrea, vomito, dolori addominali, disturbi al sistema nervoso centrali ed emorragie diffuse.

L'origine del virus non è chiara, ma i probabili portatori del virus sono considerati i pipistrelli della frutta. Il virus è aggressivo e molto infettivo, può avere una fase di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, periodo in cui, può sopraggiungere la morte con un tasso di mortalità del 90%. Durante il periodo di incubazione, vale a dire da quando si entra in contatto con il virus fino al manifestarsi della malattia, il soggetto non è contagioso. Quindi, per semplificare, si trasmette con "diretto contatto della persona malata già sintomatica", secondo la definizione del Cdc, Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie.

Come si trasmette il virus Ebola

Il virus Ebola si trasmette molto rapidamente, attraverso fluidi corporei e le mucose: muco, sangue, lacrime, saliva, vomito, feci, urina, liquido seminale, pelle con ferite o lacerazioni.

La malattia può essere trasmessa anche attraverso rapporti sessuali o con il contatto diretto di aghi, siringhe o coltelli che sono stati in contatto con gli ammalati e contaminati dal virus. Allo stesso modo, si può contrarre con il contatto di vestiti o biancheria da letto o da bagno sporchi di fluidi infetti.

Come non si trasmette il virus Ebola

Il contagio non avviene attraverso l'aria, né cibo o acqua.

Per il momento, non ci sono prove di trasmissione per via aerea, anche se ricercatori e scienziati non smettono di studiare le caratteristiche epidemiologiche del virus. Tuttavia, Anthony Banbury, che presiede la missione Onu in Africa occidentale, ha dimostrato la sua preoccupazione sulla possibilità che il virus subisca mutazioni e diventi trasmissibile via aerea, cosa che complicherebbe moltissimo la gestione dell'emergenza sanitaria.

Non si trasmette attraverso le punture di zanzare o maneggiando denaro o prodotti alimentari.

Chi rischia

Le persone che rischiano maggiormente di contrarre Ebola sono gli operatori sanitari, operatori funebri, cacciatori delle foreste pluviali che entrano in contatto con animali morti, e coloro che sono a contatto ravvicinato con il virus, come ad esempio i familiari dei malati.

La resistenza del virus Ebola

Il virus Ebola viene ucciso con sapone, candeggina, luce solare, asciugatura. Il lavaggio in lavatrice di indumenti o biancheria distrugge il virus.

La cura

Ancora non si è giunti ad una cura definitiva per il virus Ebola e molti farmaci sono ancora in fase di sperimentazione. I trattamenti a cui vengono sottoposti i malati di Ebola sono la cura della disidratazione, controllo della pressione arteriosa, mantenimento dei giusti livelli di ossigeno, cura dei sintomi.