Il 1° dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l'AIDS con il fine di accrescere l'attenzione dell'intera popolazione mondiale su questo virus che dal 1981 ha fatto registrare 25 milioni di vittime.

L'AIDS è una malattia che colpisce il sistema immunitario degli uomini ed  è causata dal virus dell'immunodeficienza umana, meglio noto come HIV

Chi contrae il virus è molto vulnerabile e perciò la morte può avvenire anche a causa di un semplice raffreddore: questo avviene proprio perchè l'organismo umano malato di AIDS non ha più difese.
E' anche vero che negli ultimi anni tanti sono stati i progressi fatti in questo campo, anche se ancora oggi non si può parlare di un vero e proprio vaccino, ma solamente di una terapia a base di farmaci chemioterapici in grado di modificare il DNA umano e di provocare spesso tumori maligni.

Cos'è il Bug Chasing?

Nel corso dell'ultima puntata de Le Iene, Nadia Toffa ha realizzato un servizio dal titolo "Voglio prendere l'HIV".

In esso la giovane Iena del programma ha scoperto che in Italia si sta diffondendo il bug chasing: si tratta di uno scambio tra persone infette dall'HIV e persone non infette. Lo scopo è quello di contrarre l'AIDS al fine di avere rapporti più liberi e senza più precauzioni. Ma entrare nel club del bug chasing non è certo così semplice: sì perchè bisogna avere un profilo attivo da almeno 2 anni su un sito di incontri e solo dopo aver chiacchierato un po', si può organizzare un appuntamento e dar vita a questo scambio di virus. Da un lato ci sono i Gift Giver, ovvero coloro che sono positivi al virus, e dall'altro ci sono coloro che desiderano contrarre il virus e che per questo sono negativi.

Naturalmente l'avere rapporti non protetti può portare alla trasmissione non solo dell'AIDS, ma anche e soprattutto di altre malattie, come la sifilide e l'epatite

I dati parlano chiaro: il 30% delle persone infette non sa di esserlo e perciò nel giro di un mese riesce a trasmettere il virus ad altri rapidamente. Bisogna aggiungere che c'è anche molta disinformazione sull'argomento e molti giovani di oggi decidono di avere rapporti occasionali non protetti, ignari di quelle che possano essere le conseguenze. 

Si spera che una giornata mondiale dedicata a questa malattia possa rendere tutti più coscienti e soprattutto porti a riflettere sulla gravità di questa malattia e su quelle che sono le sue conseguenze sulla vita di tutti noi.