Sofosbuvir, il nuovo super farmaco in grado di curare definitivamente l'epatite C che la società americana Gilead vende al prezzo assurdo di mille dollari, in India costerà solo un dollaro. L'ufficio brevetti di Nuova Delhi ha negato l'autorizzazione alla Gilead per l'immissione sul mercato di Sofosbuvir: in India il farmaco verrà prodotto come generico con gli stessi principi attivi e senza il marchio Gilead abbattendo così i costi per dar modo a tutti di curarsi visto che in questo Paese l'epatite C ha una diffusione altissima.

Negli altri Paesi si stanno tentando manovre e soluzioni alternative per la messa in vendita della pillola a prezzi accessibili a tutti.

Negli Stati Unti due assicurazioni private hanno preso accordi con i produttori i quali hanno concesso la prescrizione del medicinale ai pazienti. In Italia, il farmaco è stato di recente registrato dall'Aifa che ha concesso sconti notevoli (circa il 50% del prezzo di partenza che ammonta a 800 euro a pillola) col produttore.

Il governo italiano ha stanziato un miliardo di euro per le cure ma è ancora poco rispetto al fabbisogno: un costo così elevato può permettere solo a 50.000 malati di curarsi contro il milione e mezzo che ne ha urgente bisogno. E intanto si può dare precedenza ai casi più gravi: il ciclo standard di cura è di 12 settimane e considerando il costo di una pillola la cura completa ammonterebbe ad un totale di 60 mila euro.

Il costo complessivo aumenta per pazienti che hanno bisogno di cure più lunghe: per i genotipi 1 e 3 del virus il costo raddoppia mentre per chi è colpito da HCV con tumore al fegato occorrono trattamenti ancora più complessi e lunghi.

Per ora nel nostro Paese il farmaco è stato somministrato soltanto a una trentina di pazienti, secondo il rapporto Osmed presentato da Luca Paini (direttore generale dell'Aifa) e Beatrice Lorenzin (ministro della Salute).

Questi primi trattamenti riguardano solo sei regioni con maggiore disponibilità finanziaria tra cui la Lombardia e l'Emilia Romagna. Il ministro Lorenzin ha dichiarato: "Abbiamo chiesto alle regioni di individuare i centri dove somministrare il nuovo farmaco per l'epatite C accelerando tutto il processo perché ci sono 50 mila casi di cui occuparsi.

Si tratta della vita o della morte di persone e la burocrazia non può farla da padrone in questo caso perché c'è un'emergenza".

"La Regione Sardegna si è già attivata per la distribuzione del nuovo farmaco Sofosbuvir e l'11 dicembre scorso sono stati individuati gli otto centri regionali autorizzati all'erogazione" risponde l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru "stiamo definendo l'elenco dei pazienti che possono essere avviati ai trattamenti clinici in ciascuno dei centri in base alle priorità". In Sardegna sono circa 1.200 i pazienti che possono essere curati con questo super farmaco. In attesa dell'approvazione della Finanziaria 2015, si sta considerando assieme all'assessorato della Programmazione la possibilità di creare un fondo da 50 milioni di euro per anticipare l'acquisto del Sofosbuvir: un costo che in parte sarà rimborsato dallo Stato.

L'EMA (Agenzia Europea del Farmaco) ha registrato nel frattempo due nuove molecole somministrabili per via orale senza l'uso dell'interferone che ha gravi effetti collaterali: l'efficacia di queste due molecole è maggiore rispetto agli attuali farmaci e promette una guarigione più veloce.