Finalmente disponibile anche in Italia il nuovo vaccino contro il meningococco B che è il batterio che causa, nella maggior parte dei casi, la meningite nel nostro Paese: la cosiddetta Meningite fulminante responsabile di una forma gravissima e purtroppo a volte letale di infezione alle meningi, la membrana che ricopre il cervello e che, nel caso di guarigione, può determinare gravi danni fisici e neurologici. Rappresenta circa il 70 per cento dei casi di epidemia da meningococco in Italia ed anche se i dati non sono del tutto precisi si stimano da 700 a 1000 bambini che vengono, ogni anno, colpiti da meningite causata dal ceppo di questo batterio molto aggressivo e pericoloso.

L'unica arma in possesso è la prevenzione e il vaccino, per il momento, è disponibile in modo gratuito solo in 4 regioni italiane, Toscana, Basilicata, Puglia e Veneto e soltanto per i nati nel 2014, si può richiedere già al terzo mese di vita del bambino e si compone di 4 somministrazioni. Per tutti gli altri che vorranno vaccinarsi il prezzo è abbastanza alto se acquistato in farmacia ma meno caro se somministrato presso le Asl. Un vaccino sicuro per copertura e sperimentato che offre la possibilità di proteggersi contro una malattia terribile dalla quale molti genitori sono terrorizzati.

I membri del Comitato Nazionale Contro la Meningite, si augurano che tutte le regioni possano offrire gratuitamente il vaccino contro il ceppo B della meningite, che potrebbe salvare molti bambini ma anche adolescenti e giovani adulti. Con questo nuovo vaccino contro il meningococco B, è possibile combattere i ceppi di meningite meningococcica più rischiosi e con esiti letali. Il Comitato Nazionale contro la terribile malattia della meningite si augura che in tempi brevi anche il Men B possa essere inserito nel calendario di vaccinazioni del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale così che ogni cittadino italiano possa usufruirne in modo gratuito e libero senza discriminazione alcuna. Per saperne di più basta rivolgersi alle Asl del proprio territorio o ai pediatri di famiglia.