Negli ultimi tempi la scienza ha fatto passi da gigante e grazie a determinate scoperte scientifiche nel campo medico, oggigiorno siamo in grado di prevenire e di capire in base a specifici sintomi, quand'è il caso di rivolgersi ad un dottore. Oggi in quest'articolo vi informeremo su una nuova cura, capace di restituire la vista a coloro che hanno subito ustioni gravi alla cornea, stiamo parlando del primo medicinale in assoluto a base di cellule staminali, attualmente approvato ufficialmente dalla Commissione Europea. Questa terapia è stata perfezionata nei laboratori scientifici di Holostem Terapie Avanzate, spin off del Centro di medicina rigenerativa (Cmr) dell'Università di Reggio Emilia e Modena in associazione con Chiesi Farmaceutici.
Il farmaco in questione fu sperimentato inizialmente sulle persone negli anni novanta ed era stato identificato nell'anno 2008 come medicinale orfano. Alla base di tutto ciò vi sono oltre vent'anni di studi, realizzati da un gruppo di ricercatori di livello mondiale nel settore della biologia delle cellule staminali epiteliali.
In avvenire la cura sarà a disposizione di tutte quelle persone che hanno subito degli infortuni sul lavoro originati da sostanze corrosive, da diluenti, da calce viva oppure chi incorre in incidenti nell'ambiente domestico, provocandosi scottature con dei prodotti abrasivi. Graziella Pellegrini, responsabile di questa nuova terapia ci espone in che modo opera questo farmaco e racconta che quando vi sono ustioni provocate dall'azione di calore oppure da acidi o alcali dell'area del bulbo oculare, queste vanno a recare danno in maniera inarrestabile all'accumulo di cellule staminali.
Infatti in un occhio in buone condizioni la zona corneale si ristruttura totalmente all'incirca ogni sei o nove mesi, mentre in quella danneggiata cessa di riprodursi, tanto che la membrana mucosa pian piano va ad avvolgere la cornea per mezzo di una parvenza di colorazione bianca, cosicché si perde la funzione e la capacità di vedere, determinando un infiammazione permanente e un forte dolore.
La Pellegrini continua chiarendo che qualora il paziente avesse in uno dei due occhi una minima eccedenza di limbus palpebrale ancora intatto, si potrà intervenire ricreando l'epitelio che riveste l'area corneale, per merito delle cellule staminali prelevate da una biopsia.
Il lembo epiteliale verrà in seguito innestato nel soggetto e gli permetterà di avere una cornea cristallina inalterabile e una ripresa totale della vista.
Il presidente della regione dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha dichiarato che collaborare per ridare la vista ai pazienti che hanno avuto la sfortuna di subire delle gravi ferite alla cornea, è sicuramente un grande onore. Se volete continuare ad essere informati sarà necessario cliccare sul tasto "Segui" in alto a destra.