Da un sessantennio vige un assunto scientifico secondo il quale non essere particolarmente alti, essere bassi insomma, aumenti i rischi di avere un arresto cardiaco. Un assunto che oggi viene confermato da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, il quale però arriva a tale conclusione da un'altra prospettiva: quella dei geni. A condurlo è stata l'equipe di ricercatori guidata dall'esperto di cardiologia dell'Università di Leicester, Nilesh Samani. Secondo tale ricerca, infatti, una variazione genetica dell'altezza pari a sei centimetri aumenta il rischio di avere un infarto del 13,5%.
Vediamo come sono giunti a queste conclusioni.
Altezza determinata dai geni
Se, come detto, l'assunto bassa statura-infarti è conosciuto da oltre mezzo secolo, non era ancora chiaro se dipendesse da condizioni socioeconomiche o allo stile alimentare. Invece, con il maggiore studio del Dna (il quale, secondo un altro studio pubblicato qualche giorno fa, sarebbe anche la causa dell'infedeltà), si è scoperto sempre più che l'altezza sia determinata dai geni. Pertanto, visto che il Dna non può essere variato da fattori quali stile di vita o condizioni socioeconomiche, ne evince che l'aumento del rischio di malattie coronariche nelle persone poco alte sia legato principalmente a fattori genetici.
La ricerca
La ricerca è stata condotta su un campione di duecentomila soggetti, esplorando le loro condizioni cardiovascolari. Hanno così potuto appurare che quanti tra loro erano portatori di geni che non fanno crescere più di tanto in altezza, avevano una maggiore probabilità di incorrere in un infarto. Certo, la ricerca ha anche confermato che fattori quali colesterolo e grassi aumentano tali rischi.
Mentre non sono ancora stati in grado di appurare come i fattori biologici legati all'altezza possano generare anche rischi cardiovascolari. Dunque serviranno altri studi in merito. Infatti, gli stessi ricercatori sono consapevoli che, a prescindere dalla propria altezza, occorre comunque ridurre il più possibile i rischi di incorrere in essi, conducendo uno stile di vita il più possibile sano. Insomma, detto in parole povere, se si è bassi non bisogna lasciarsi andare certi che comunque, prima o poi, il problema arrivi.