Ormai sempre più diffusa tra le cure mediche non convenzionali, l'osteopatia approda anche a Napoli. Il prossimo 17 luglio, infatti, sarà inaugurata in via Riviera di Chiaia, una delle sedi dell'Icom, l'International College of Osteopathic Medicine, diretta dal professore Alfonso Mandara, che ha già diverse scuole in tutta Italia. Sarà il primo dei due incontri aperti al pubblico - l'altro si terrà il 24 luglio sempre alla stessa ora -h 18:00 - per fornire informazioni utili a chiunque sia interessato ad intraprendere lo studio di una disciplina che, attualmente, coinvolge il 21,5% di coloro che si rivolgono alla medicina alternativa.
L'osteopatia non utilizza alcun farmaco per curare le innumerevoli patologie che può trattare, ma si serve esclusivamente dell'utilizzo delle mani. Tanti i settori di intervento: pediatria, ginecologia, ortopedia, trattamento dello sportivo, tutto ciò che coinvolge, insomma, problematiche muscolo scheletriche e posturali. Recentemente, l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha confermato l'Osteopatia come prezioso aiuto per la salute ed il benessere dei pazienti. Avete letto tutte le strategie per combattere la cellulite?
Intervista al professor Mandara, direttore dell'Icom
Abbiamo intervistato il professor Mandara che ha fatto il punto della situazione sull'Osteopatia e sulla scuola di formazione da lui diretta.
Professor Mandara a che punto siamo per il riconoscimento della Osteopatia?
Attualmente si sta lavorando (Ministro e tecnici incaricati) al riconoscimento e alla regolamentazione della Professione, ma vi sono diverse proposte al vaglio; una è quella di un'osteopatia come Professione sanitaria di primo livello (posizione e proposta che non ci appartiene e non condividiamo, perché significherebbe la perdita della specificità e complementarietà dell'osteopatia a favore delle medicine convenzionali) e un'altra posizione, la nostra appunto, che individua un riconoscimento della disciplina, ma come CAM (al pari del resto d'Europa) ossia inserita all'interno delle Medicine complementari.
Quali sono attualmente gli sbocchi professionali?
L'osteopatia al momento offre molte possibilità lavorative soprattutto perché coinvolge una fascia d'età pressoché totale, visto che trattiamo dai neonati alle persone anziane e poi perché, essendo una disciplina 'abbastanza giovane', la saturazione in termini occupazionali è molto lontana. Infatti, alcune regioni ad oggi hanno pochi osteopati a disposizione della comunità. I contesti entro cui l'osteopata trova applicazione sono diversi; il più redditizio e gettonato è quello del lavoro privato. Molti poi prestano servizio all'interno di cliniche private o poliambulatori medici, centri riabilitativi, oltre che nel settore dello sport e dell'assistenza all'atleta o supporto alla preparazione di squadre a livello agonistico.
Infine, altro sbocco interessante è quello relativo all'attività di counselor nelle aziende.
Quali sono gli standard della scuola di formazione da lei diretta?
Il corso Icom Full Time si sviluppa su 5 anni accademici svolti in partnership study program con la Nescot di Londra. Il requisito di accesso è il possesso del Diploma di Scuola Superiore. Il percorso formativo Full Time si sviluppa su 5 Anni Accademici, distribuiti tra Italia ed Inghilterra. Il programma di studi si conclude al V Anno, presso la Nescot, con un esame finale di competenza clinica osteopatica e la discussione della tesi sperimentale per il conseguimento e rilascio da parte della Nescot/Università Kingston della Laurea M.Ost RQ. Avete già letto l'approfondimento sulla medicina integrativa?