Sono tanti gli argomenti che attirano la curiosità navigando sui social network; uno di questi, il più discusso della categoria 'Uomo', è rivolto alla salute del corpo e alle problematiche dirette a un sano rapporto di coppia. L'uomo non è come la donna, previdente e attenta al suo stato di salute; no, lui non ama i medici e sopratutto la categoria particolare che indaga sulla branca dell'urologia. Purtroppo questa parte della società, malgrado colpita da seri problemi di salute, non ritiene necessario considerare l'urologo un'amico, doveandare, in caso di bisogno e all'insorgere di fattori che determinano sospetti sul corpo; fattori che possono deviare un soddisfacente rapporto sessuale e maturarlo nella diagnosi dell'impotenza.

Malattie e "Salute al maschile"

Sono infinite le motivazioni che possono portare alla carenza diun corretto rapporto di coppia; sessuologi di fama internazionale lo definiscono essenziale per la salute mentale perché influisce anche sul benessere fisico. A questa notizia, che suscita sorrisi e infiniti acronimi sessuali, si evidenzia che l'esagerato uso del sesso o della masturbazione, fatto da giovani che non hanno ancora compiuto il 21'esimo anno d'età (periodo in cui si completa lo sviluppo dell'apparato riproduttivo maschile), può portare all'impotenza. Al fine di dare all'uomo una corretta informazione, il mese di novembre (dal 23 al 28), è dedicato alla "Salute al Maschile"; un progetto nato quest'anno e ideato dalla Fondazione Umberto Veronesi allo scopo di informare sulle malattie che possono colpire le varie fasi della vita.

Questo mese 'dell'informazione', che si compie in tutto il mondo e a cui è stato dato il nome di "Movember", è voluto causa l'aumento non indifferente, di molte patologie maschili che portano a tumori della prostata e della vescica, inficiando una sana funzione riproduttiva.

Pudore, timore e pregiudizi

Non si può negare il timore dell'uomo verso la perdita di una mascolinità intrinseca dovuta all'impotenza, che oggi coinvolge 3 milioni di persone.

Le cause sono infinite:età, droghe, alcolismo cronico, stress, ansia da prestazione dei giovani al primo incontro, e altre elencate dall'OMScon specifiche linee guida; determinanti sintomi e casi da diagnosticare, per rimuovere i dubbi di una malattia devastante. La reticenza e l'ignoranza devono quindi sparire, mentre la ragione deve portare all'urologo che attuerà le dovute osservazioni e considerazioni, sopratutto con la tecnica della palpazione che individuerà (prima di arrivare a esami diagnostici più complessi), se il corpo indagato presentano anomalie (noduli, arrossamenti, dolore tattile, ecc), che possono dare impotenza e la mancata progenie.

L'uomo cosa fa?

Non gli interessa l'aspetto del corpo o del viso, avvinto dal pensiero del giudizio evita il medico come il diavolo l'acqua santa, scegliendo di dare la sua intelligente soluzione al mondo web: no alla psicologia rivolta al dialogo di coppia, nessun farmaco ormonale, nessun cambiamento allo stile di vita che l'ha alterato, e si lascia tentare dalle molteplici scappatoie per riconquistare la virilità perduta 'rivolgendosi' ai Personal Trainer del sesso: Viagra, Cialis, Levitra, Istinto Uomo, Erozonmax, Vigorlus, Vigoser, Durasan, che, fateci caso, sono tutti nomi promettenti prolungate erezioni. E qui ricompare in aiuto la scienza che, per l'uomo moderno e diffidente verso gli specialisti, ha creato Vitaros, una crema che promette un'erezione di 4 ore e un'App capace di diagnosticare il grado d'impotenza. Questo porta al silenzio di un danno certo per chi rinuncia alla "Salute al Maschile" che la fondazione Veronesi ha voluto per l'uomo.