Si chiama “Accesso ai farmaci, un diritto umano” ed è una iniziativa promossa dal ministero della Salutee dell’AIFA (agenzia del farmaco italiana).I farmaci sono un diritto e non un privilegio, in Italia, tutti devono potersi curare anche i più poveri, anche chi vive di passaggio come gli immigrati.L’accesso alle cure come diritto della persona, al di là delle condizioni socio-economiche e del suostatus giuridico.

Farmaci per tutti: in cosa consiste il progetto

Scopo del progetto è quello di dare assistenza medica anche a tutti coloro che non hanno la possibilità economica per acquistare i farmaci atti a curare le proprie patologie.

Gli immigrati sono tra queste categorie di persone disagiate, per una serie di motivazioni oggettive che impediscono loro la possibilità di orientarsi nelle farmacie, perchè non parlano la nostra lingua o perchè vivono in clandestinità e di precariato.Secondo il ministro Beatrice Lorenzin si devono istituire dei database nei quali andare a registrare le condizioni di salute di tutti i singoli cittadini del nostro paese.Fine delprogetto è quello di andare incontro anche alle persone che giungono in Italia tramite ondate dei flussi migratori, dando loro la possibilità di essere curate da infezioni importanti e tutelare la loro salute e quella delle persone con le quali entreranno in contatto.

Quali saranno le fasce della popolazione interessate dal progetto

In Italia ci sono molte fasce della popolazione che non possono curarsi adeguatamente con le idonee cure farmacologiche: anziani, disabili, persone povere e sole. Tutte queste categorie, di diritto, rientreranno nell’articolo 32 che tutela il diritto alla salute e alla cura.

Ogni persona deve potersi curare attraverso idonei farmaci per guarire da una malattia. Su questi diritti sta lavorando il Ministro della salute Lorenzin, insieme all’AIFA,che ha sentito il dovere etico di difendere, attraverso l’utilizzo appropriato dei farmaci, la salute di tutti quei malati più poveri e fragili, categoria nella quale rientrano anche i migranti e quindi favorire e facilitaretutte lemodalità di accesso per le cure da parte di questi pazienti. L’AIFA con il sostegno del Ministero della salute, non poteva che porre la sua speciale attenzione a una realtà così importante e sempre più presente sul nostro territorio.