Grande soddisfazione per il gruppo animalista Lega anti-vivisezione, meglio conosciuto con l'acronimo LAV, una delle più importanti associazioni animaliste italiane attive dal 1977. Grazie a una sua indagine, denominata Toxic Fur 2, sono state rilevate tracce di sostanze chimiche pericolose in determinati indumenti per bambini. Analisi poi confermate dai Nas, nucleo dei Carabinieri specializzato in questa funzione. Al punto che il Ministero della salute ne ha ordinato il ritiro dal mercato, onde evitare che generino danni alla salute dei più piccoli. Vediamo quali capi di abbigliamento sono stati ritirati e perché sono pericolosi.

I prodotti ritirati e il motivo

I prodotti ritirati sono piumini destinati ai più piccoli, contenenti un cappuccio in pelliccia di coniglio, marca Blumarine baby, classificati di fatto come pericolosi. Ma anche le coperte in pelliccia di agnello, marca Christ, destinate alle culle per i neonati. Acquistabili mediante il portale bellicomeilsole. I test condotti dai Nas hanno rilevato tracce molto elevate di Cromo esavalente per il piumino con la pelliccia di marcaBlumarine baby. Questo Cromo esavalente non soloè una sostanza cancerogena, ma può anche causare reazioni allergiche al contatto con la pelle, come ad esempio eczema da contatto in soggetti particolarmente sensibili. Ancora, i piumini incriminati conterrebbero una elevata presenza di Cromo Trivalente, anch'esso causante evidenti e fastidiose irritazioni al contatto con la cute.

La reazione delle due parti in causa

Dal proprio canto, l'azienda Blumarine fa sapere di aver analizzato i capi incriminati prima di immetterli sul mercato e che non presentavano anomalie. Ma anche che le analisi effettuate dalla Lav e dai carabinieri sono precedenti al 2015 e l'azienda ha già tolto dal mercato, in via precauzionale, i piumini per bambini in questione. Soddisfatta ovviamente la Lav, la quale ha ottenuto una importante e significativa vittoria. Ma che ribadisce altresì la necessità di eliminare dal commercio prodotti di pellicceria.