Giornata del Fiocchetto Lilla,si è appena conclusa la quinta giornata dedicata ai disturbi alimentari e sulle relative problematiche legate alle varie forme di anoressia. In Italia, circa 3 milioni di giovani soffrono di disturbi legati al comportamento alimentare e tra questi l’anoressia che registra un elevato tasso di mortalità in età infantile e in età adulta. I dati comunicati dal Ministero della Salute purtroppo aumentano ogni anno di più, dati che vedono oltre 100 nuovi casi per anoressia nervosa su 100.000 abitanti e 438 per bulimia nervosa.
Anoressia: un disturbo legato alla sfera psichica
Nelle persone anoressiche il rischio di mortalità è superiore da 5 a 10 volte in più rispetto a persone dello stesso sesso e della stessa età. L’individuazione precoce di questo tipo di disturbo alimentare, fortemente legato alla sfera psichica, è uno degli aspetti più importanti, poichè necessita di complesse cure associate ad un serio lavoro di equipe in vari ambiti della medicina.Diverse le cause scatenanti del disturbo alimentare tra le quali anche una possibile genetica predisposizione, ma anche particolari aspetti della personalità, tendenti al raggiungimento di risultati di estremo perfezionismo e fattori in ambito familiare come il difficile rapporto con i genitori e il rifiuto del padre.
Sono inoltre subentrate, nelle possibili cause scatenanti, in questi ultimi anni, modelli di riferimento sociali sbagliati, responsabili di poter scaturire meccanismi emulativi e la conseguente comparsa di queste patologie associate a diete alimentari non equilibrate.
Anoressia: sempre più giovani e non solo donne
L’anoressia nervosa, nel 95% dei casi, ha il suo esordio tra i 12 e i 17 anni, ma statisticamente risulta sempre più precoce, manifestandosi anche prima dei 10 anni.
Ultimi studi dimostrano che ad ammalarsi di disturbi legati all’anoressianon sono solo le donne adolescentima è in aumento il numero degli adolescenti maschi. Sono in corso misure terapeutiche da parte del Ministero della Salute, impegnato nella stesura di specifiche Linee Guida nell’ambito dei disturbi alimentari, insieme a un gruppo di esperti su tutto il territorio nazionale.L'Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), che fa parte del gruppo tecnico del Ministero della Salute, evidenzia con preoccupazione che questo tipo di problematiche alimentari sono diventate spesso causa di morte, sottolineando l'importanza della loro repentina individuazione e cureappropriate.