È attualmente la causa più frequente di malattia del fegato nei Paesi sviluppati. L’accumulo di grasso nel fegato si associa all’aumento della glicemia (diabete alimentare, tipo 2), ipertensione, grasso addominale (viscerale) e dislipidemia (aumento di colesterolo LDL e trigliceridi).

A tutt’oggi non esistono trattamenti farmacologici, ma la dieta Mediterranea e DASH, insieme all’attività fisica di tipo aerobico, diminuiscono i fattori di rischio cardiometabolici.

È quanto pubblicato sulla rivista Journal of Diabetes Research nel 2016 dai ricercatori del Dipartimento di Gastroenterologia dell’Università di San Paolo, in Brasile, a conferma dell’azione salutare di uno stile di vita corretto.

Comparsa della steatosi epatica non alcolica

Si presenta a qualsiasi età, in entrambi i sessi, soprattutto verso i 40 anni. I soggetti colpiti, in genere, sono sovrappeso, con grasso viscerale e non consumano alcol (<20-40 gr/al giorno).

Si osserva anche nei bambini con Acanthosis nigricans (iper pigmentazione della pelle, a chiazze scure), marker dell’insulino-resistenza.

L’incidenza è aumentata negli ultimi anni nel mondo occidentale, dovuta, soprattutto allo stile di vita sedentario ed al grande consumo di carboidrati, zuccheri e grassi.

Anche la lotta all’ipertensione passa attraverso il controllo dell’assunzione di grassi. In particolare un’alimentazione ricca di frutta, verdura e alimenti a basso contenuto di grassi che includa anche cereali, pesce e frutta a guscio e limiti il consumo di carni grasse, dolci e bevande zuccherate può aiutare ad abbassare la pressione sia quando si è in buona Salute, sia quando si è ipertesi. Anche aumentare il consumo di alimenti ricchi di potassio, magnesio e calcio può aiutare a ridurre la pressione, mentre è bene ridurre l’apporto di sodio. Quest’ultimo è presente sia nel comune sale da cucina che negli alimenti (ne sono ad esempio ricchi alcuni formaggi). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità non dovrebbe essere assunto in dosi superiori ai 2 grammi al giorno. Scopri di più grazie ai consigli dei medici del Policlinico "A.Gemelli" con l'iniziativa Viaggio al Cuore del Problema, powered by Danacol. 

Come combattere ipertensione e colesterolo a tavola?

I medici del Policlino "A. Gemelli" di Roma ti aiutano a scoprirlo su www.alcuoredelproblema.it

Posted by Danacol on Saturday, 5 March 2016

Raccomandazioni nutrizionali e di esercizio fisico

Perdere peso di almeno il 5-10% per ridurre in modo significativo il grasso epatico e l’infiammazione.

Per l’alto contenuto di alimenti ad attività anti-ossidante, sono da preferire i modelli dietetici del Mediterraneo (frutta, verdura, cereali, frutta secca, pesce, olio extra-vergine di oliva, vino rosso, piccole quantità di pollo e carne rossa) e DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension, americano con un contenuto di sale più basso, 2.3 gr al giorno, ad azione anti-ipertensiva).

Assumere una bassa percentuale di carboidrati <45% al giorno, principalmente da frutta, verdura, cereali interi, legumi e latte a basso contenuto di grassi.

Scegliere acidi grassi mono insaturi contenuti nell’olio d'oliva, noccioline ed avocado, che riducono i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi.

Consumare fibre (circa 30 gr al giorno) sotto forma di frutta e verdura, che aiutano a regolarizzare l’intestino e riducono l’assorbimento del glucosio e del colesterolo.

La terapia combinata della dieta con l’esercizio fisico aerobico (da 20 a 60 minuti almeno 5 giorni a settimana) ad un’intensità moderata, è ancora più efficace di una singola prescrizione dietetica.