Si chiama TYRO3 ed è un recettore proteico esposto sulla membrana di diverse cellule del sistema immunitarioin grado di regolare l'intensità delle risposte allergiche conil corteo di sintomi da cui sono caratterizzate. Lo ha scoperto un gruppo di immunologi, guidati da Carla Rothlin dell'Università di Yale, che, in virtù delle ricadute cliniche della scoperta, ha pubblicato lo studio su Science.

Le risposte esagerate agli attacchi dall'esterno

Nel mondo, quasi una persona su due soffre di rinite allergica, una condizione che può essere scatenata da diverse sostanze vegetali o animali e che si connota per sintomi non gravi, ma estremamente fastidiosi come lacrimazione, crisi di starnuti, prurito agli occhi e congiuntivite.

I sintomi più gravi possono culminare nelle crisi asmatiche che mettono a rischio la vita della persona.

La rinite allergica e l'asma sono scatenate dalle risposte immunitarie di tipo aspecifico, ovvero da processidi difesa messi in atto dall'organismo per allontanare minacce provenienti dall'ambiente esterno e non sono basate direttamente sul rilascio di anticorpi. Le risposte immunitarie anticorpali sono specifiche si avvalgono dell'attività dei globuli bianchi, ovvero dei linfociti B e T, sono lente, si adattano al tipo agente che attacca l'organismo e mantengono memoria degli eventi immunitari già avvenuti. Al contrario, le risposte immunitarie aspecifiche, che pure possono essere scatenate dalle prime,sono rapide e si avvalgono dell'attività di cellule distribuite in tutto l'organismo, come i macrofagi e le cellule dendritiche.

Tuttavia, possono essere abnormi e provocare, appunto, conseguenze negative come l'asma.

Il segnale di stop alle risposte allergiche

Si sospettava da anni dell'esistenza di un meccanismo di cui è dotato l'organismo in grado di arrestare le crisi allergiche. "Nessuno ha mai dato risposte convincenti in merito" commenta la professoressa Carla Rothlin di Yale "Noi ci siamo focalizzati su un recettore che si chiama TYRO3.

Abbiamo creato dei topi sprovvisti di tale recettore, li abbiamo sottoposti a stimolazione con acari della polvere e altri parassiti e in essi abbiamo osservato risposte immunitarieaspecifiche amplificate. Non solo, ma abbiamo anche scoperto che il recettore TYRO3 può essere attivato dai linfociti Ti quali, dunque, tengono sotto controlloattivamente le risposteimmunitarieaspecifiche e lecrisi allergiche che ne scaturiscono".

Lo studio segna una svolta alla ricerca di nuove terapie contro l'allergia. "Finalmentedisponiamo diunrecettore la cui attivazione può controllare la rinite allergica o l'asma" concludela Rothlin "dunque, possiamo anchedisegnare e produrre nuovi farmaciche promuovano l'arresto delle crisi allergiche in manierapiù efficace e e con meno effetti collateralidei farmaci attualmentedisponibili".