I dati raccolti non sono ad ora sufficienti per dare la conferma certa, ma basandosi su diverse ricerche effettuate da una nota casa di ricercheamericana, la NTP (National Toxicology Program), sembrano esserci serie possibilità di collegamenti tra cancro e Smartphone ed in particolare nei tumori che si sviluppano nelle zone comprese tra cervello e cuore.
L'argomento è oggetto di molti dibattiti,ma i risultatiottenutida NTP, sono in linea con quelli di coloro che invitanoa fare attenzione nell’utilizzo degli smartphone, come ad esempio, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che li ha classificati come cancerogeni.
I risultati dei primi test effettuati
Nei primi test ed esperimenti effettuati sono stati esposti dei roditoriadaltissimi livelli di radiazioni(1,5 W/Kg, 3 W/Kg e addirittura 6 W/Kg) per diverse ore al giorno (circa 12 ore) e i risultati ottenuti non erano uguali tra tutte le cavie utilizzate, cioè non tutte avevano riscontrato il tumore. Inoltre c'è da notare che i livelli di radiazioni a cui sono stati sottoposti i topi sono di gran lunga superiori rispetto a quelli a cui siamo comunemente sottoposti mentre utilizziamo uno smartphone. Difatti la maggior parte dei modelli esistenti hanno untasso specifico diradiazioni emanateinferiore a 1 W/Kg.
La NTP comunque ha precisato che i risultati ottenuti dagli esperimenti non sono definitivie che già si stanno svolgendo altri test che saranno diffusi il più presto possibile.
Altri dati da non sottovalutare
Oltre a constatare se gli smartphoneabbiano la facoltà di provocare tumori, sono stati effettuati dei controlliepidemiologici sui potenzialibio effetti dell'elettromagnetismo sul nostro organismo, che fortunatamente hanno dato esiti negativi smentendo ogni ipotesi nefasta.
Comunque, la quasi totalità dellacomunità scientifica ha spiegato che c'è bisogno di conoscere meglio i dettagli di queste ricerche per poterle valutare seriamente, dato che i parametri di radiazioni utilizzati in questi test non sono attendibili evisto che le leggi in vigore stabiliscono una soglia massima di radiazioni che ogni apparecchio elettrico possa emanare ben lontani dai 6 W/Kg a cui sono state esposte le cavie.