Con l'arrivo dell'estate e del caldo, aumentano anche i rischi di incorrere in punture di insetti molto pericolosi. Soprattutto quelli 'alieni', ossia provenienti da altri Paesi anche molto lontani dal nostro. In vista dell'estate alle porte, gli esperti lanciano un allarme contro i calabroni killer provenienti dalla Cina. Insetti che si annidano soprattutto nei parchi e dunque metterebbero a rischio soprattutto bambini ed adolescenti. Ma come possiamo riconoscere i calabroni killer? E come possiamo evitarli? Scopriamolo di seguito.
Come sono fatti i calabroni killer cinesi
Questi calabroni killer sono vespe molto simili ai nostri calabroni, ma più pericolosi. Sono passati per la Francia a partire dal 2012 e giunti per ora nelle regioni del Nord Ovest, come Piemonte e Liguria. Non esistono insetti che possano arrestarne l'avanzata, essendo questi insetticome detto una specie aliena rispetto al nostro ecosistema. Anzi, metterebbero a rischio le nostre api, giacché si nutrono di esse. E ciò comporta rischi tanto per l'apicoltura (produzione di miele) quanto per le colture che si basano proprio sulle api. Si riconoscono dal fatto che rispetto al nostro calabrone, lungo 4 cm, sono lunghi 3. Inoltre, si differenziano da esso per le zampe di due colori nero e giallo e le antenne nere.
Perché i calabroni killer sono pericolosi per l'uomo
Come detto, per quanto concerne noi esseri umani, le prede più esposte ai calabroni killer sono bambini ed adolescenti. Colpiti dalle punture di insetti in circa 500 mila unità, di cui il 5% (25mila soggetti) finiscono con una reazione allergica. Inoltre, non si escludono altri danni, giacché si tratta di una specie aggressiva che può infliggere punture pericolose e arrecare conseguenze perfino letali per l'essere umano.
Dunque, occhio a questi insetti cinesi! Così come a tutti gli insetti in circolazione, molti dei quali 'alieni' rispetto al nostro ecosistema. Restando sul tema, permangono le preoccupazioni in vista delle prossime Olimpiadi che si terranno in Brasile, a causa del Virus Zika.