In Messico è nato il primo bambino con la tecnica dei 'tre genitori'. Il nome di questa procedura scientifica ed altamente innovativa potrebbe spaventare, facendo credere a chissà quale procedimento artificioso in laboratorio. O far scandalizzare, facendo immaginare un 'menage a trois'. La realtà è ben diversa: questa nuova metodologiaè molto importante giacché permette a una coppiadesiderosa di avere un figlio, ma portatrice di malattie genetiche rare, di non vedersele trasmesse anche al proprio bambino. Il tutto, mediante l'intervento di una terza persona, di cui il bambino porterà solo lo 0,01% del patrimonio genetico.

Vediamo in cosa consiste la tecnica dei tre genitori, che ha fatto nascere il primo bambino in Messico.

Abrahim Hannan, primo bambino nato conquesta tecnica

Ad annunciare l'incredibile nascita è il settimanale New Scientist. Il primo bambino nato con questa nuova tecnica di fecondazione assistitaha già cinque mesi. Si chiama Abrahim Hassan ed è nato in Messico, dove non esistono regole e divieti in materia scientifica mentre in Europa la tecnica dei tre genitori è consentita solo nel Regno Unito. A far nascere il piccolo Abrahim è stato un team statunitense, il quale è però ricorso a una metodologia diversa rispetto a quella britannica.

In cosa consiste la fecondazione con tre genitori

Ma entriamo nel merito.

Quando una cellula uovo incontra uno spermatozoo, solo la prima fornisce allo zigote i mitocondri e dunque il dna mitocondriale. Il quale non ha influenze sull'aspetto estetico del nascituro. Tuttavia, può trasmettere alcune malattie quali diabete, sordità e cecità. Ma anche patologie gastrointestinali e neurologiche. In ambito scientifico viene definita eredità asimmetrica, dato che solo la madre è in grado di trasmetterla al bambino.

Ecco che la tecnica dei tre genitori può ovviare a questo problema, giacché combina il dna della coppia con i mitocondri di una donatrice sana esterna che così farà da ponte per la coppia, scavalcando le patologie della madre. Il tutto, mentre il bambino erediterà solo lo 0,1% circa del patrimonio genetico della seconda donna. pertanto, il bambino nato sarà quasi al 100% frutto dei suoi genitori naturali. Straordinario, non credete?