Da anni i ricercatori di tutto il mondo stanno provando a distruggere la malattia del secolo, l'AIDS. I tentativi e le dichiarazioni relative a cure miracolose sono state tante, ma i risultati sono stati sporadici e mai duraturi.
In Germania si era arrivati a curare un malato di leucemia mediante il trapianto del midollo osseo però dopo poco tempo il virus che sembrava del tutto sparito è ricomparso nel corpo del paziente. Anche negli USA si sono fatte sperimentazioni con neonati partoriti da madri sieropositive usando delle cure molto aggressive però anche in questi casi i buoni segnali iniziali sono stati smentiti già nel primo anno.
Dall'Africa i bambini mutanti resistono al virus
Philip Goulder, un ricercatore dell'Università di Oxford, ha condotto uno studio su 170 bambini africani e ha scoperto che circa il 10% di questi risulta immune al virus dell'Hiv. Questo non significa che non abbiano il virus nel loro corpo ma che il loro sistema immunitario semplicemente lo ignora. Questo fatto permette ai bimbi un livello di globuli bianchi nel sangue sufficiente per combattere e vincere altre malattie che altrimenti sarebbero letali per i piccoli. Questa scoperta pubblicata sulla rivista scientifica “Science”, crea molte aspettative per futuri farmaci che possano prevenire l’attivazione del virus.
Forse la cura definitiva
Dall'Inghilterra arriva oggi la notizia dei risultati ottenuti in uno studio effettuato su 50 pazienti da un gruppo di ricercatori delle principali università del Regno Unito.
Secondo le dichiarazioni fatte è stato usato un cocktail di farmaci già conosciuti ed utilizzati singolarmente perterapie antiretrovirali, farmaci per risvegliare il virus Hiv presente nel corpo ma non attivo,insieme a un vaccino già utilizzato in altri studi simili. La grande rivoluzione di questo metodo consiste nel riuscire a curare in forma definitivai malati, che potranno condurre una vita normale senza dover continuare ad assumere farmaci a vita come succede con le attuali cure.
Anche per il servizio sanitario è un ottima notizia in quanto le spese di ogni paziente malato di AIDS verrà ridotta drasticamente. Secondo i medici coinvolti questa rivoluzionaria cura potrebbe passare dai laboratori di ricerca agli ospedali in un quinquennio.