Nel cervello umano, alcuni neuroni viaggiano verso la loro destinazione finale anche dopo la nascita. In particolare, i neuroscienziati della University of California a San Francisco hanno scoperto che una popolazione di neuroni di tipo inibitorio verso il lobo frontale anchenei primi mesi di vita. Il fenomeno è stato osservato per la prima volta e i risultati dello studio hanno meritato la pubblicazione su Science.

Sviluppo neurocognitivonell'essere umano

Il cervello sano sostiene in modo stabileed efficiente le funzioni cognitive a patto che sia bilanciata l'attività tra neuroni eccitatori, che tendono a promuovere l'attività elettrica,e neuroni inibitori, che tendono, invece, a smorzare l'attività elettrica deicircuiti nervosi.I neuroni inibitori, che nella corteccia cerebrale usano il GABA come neurotrasmettitore, rappresentano circa il 20% del numero totale di neuroni della corteccia cerebrale.

Alcuni disturbi neuropsichiatrici, come epilessia, Autismo e schizofrenia, si caratterizzano perun marcato squilibrio tra inibizione ed eccitazione nei circuiti nervosi che si instaura, con tutta probabilità durante lo sviluppo del cervello. Quest'ultimo processo avviene anche per migrazione delle cellule progenitrici dei neuronidalla zona d'origine alla destinazione definitiva. Per questo motivo, la conoscenza dei meccanismi e della tempistica della migrazionedelle diverse classi di neuroni è premessa necessaria per comprendere come insorgano e come si possano curare l'epilessia, l'autismo e la schizofrenia, ovvero disturbi dello sviluppo neurocognitivo.

La migrazione dei neuroni inibitori nei primi mesi di vita

I dati disponibili fino ad oggi portavano a ritenereche la migrazione di grandi masse di neuroni avvenisse prima della nascita e che dopo la nascita ci fossero soltanto fenomeni di plasticità locale.

"Tuttavia, diversi laboratori hanno osservato" commenta Arturo Alvarez-Buylla che ha guidato lo studio americano " che nella zona da cui hanno origine i neuroni, che si trova sulle pareti dei ventricoli cerebrali laterali, rimanevano dopo la nascita numerose cellule staminali nervose di cui era sconosciuta la funzione".

Analizzando con l'immunoistochimica e la risonanza magnetica funzionale numerosi campioni di tessuto cerebrale provenienti dallaPediatric Brain Tissue Bank, i neuroscienziati americani hanno scoperto che quelle giovani cellule migrano verso il lobo frontale anche dopo la nascita pronte a differenziarsi in neuroni maturi una volta giunte a destinazione.

"Lo sforzo di comprendere cosa rende tanto speciale lo sviluppo del cervello umano" conclude Mercedes Paredes, primo autore dello studio "è cruciale per capire cosa non funziona nello sviluppo del cervello di pazienti che soffrono di disturbi dello sviluppo dei circuiti nervosi come l'epilessia, i disturbi dello spettro autistico e la schizofrenia".