Con il proliferarsi della controinformazione in rete, sempre più genitori stanno scegliendo di non effettuare la vaccinazione contro la varicella ai propri figli. Con la conseguenza che stanno emergendo sempre più casi di varicella in persone ormai ventenni, non vaccinate da bambini. O di un ritorno alla diffusione di massa di questo virus. Gli esperti lanciano comunque un allarme in tal senso, dato che per l’Oms la soglia di allarme per il rischio epidemia è stimato al 95% di persone vaccinate contro un determinato virus. Mentre, nel caso della varicella, cominciamo ad essere troppo lontani da quella stima.

Ma i medici mettono anche in allarme contro le complicanze gravi che la varicella può comportare. Vediamo quali e come ovviare a ciò.

Varicella, conviene fare il vaccino contro complicanze gravi

La varicella viene sovente sottostimata. Relegata a un virus che ha, eventualmente, solo conseguenze sulla cute. Ma non è così. Può comportare anche complicanze gravi, come dimostra uno studio condotto da Datanalysis su cinquecento genitori, i cui figli sono finiti in ospedale a causa di questa malattia o per le sue complicanze gravi. Per il 65,2% dei genitori del campione, il disagio è stato grave. Per un terzo di loro medio. Quasi tutti, il 95%, consigliano poi ai genitori di effettuare il vaccino contro la varicella.

Proprio per non vivere le stesse tribolazioni patite dai loro pargoli. Tra le complicanze gravi maggiormente verificatesi, troviamo l’encefalite. Riscontrata nel 3-5% dei casi. Altre complicanze gravi sono polmoniti, sovrainfezioni cutanee e meningo-encefaliti.

Vaccino contro varicella, come agire

Occorre dire che questo virus fa ormai parte dell’elenco dei lea (acronimo di livelli essenziali di assistenza) e pertanto il vaccino viene elargito gratuitamente.

Può essere eseguito in concomitanza con un vaccino tetravalente o, separatamente, col vaccino trivalente che riguarda anche altri tre virus morbillo-parotite-rosolia. Le dosi di vaccinazione sono in entrambi i casi comunque due.