Secondo uno studio effettuato dalla farmacologa Paola Patrignani (università di Chieti) in collaborazione con l'Airc - Associazione Ricerca contro il cancro - probabilmente basterà un'aspirina al giorno, in futuro, per scongiurare il rischio di ammalarsi di tumore, oltre a ridurre le probabilità che si sviluppinometastasi e recidive. Dunque, nella prevenzione contro vari tipi di cancro, la soluzione potrebbe passare proprio da questo farmaco?
L'aspirina come prevenzione contro il cancro
Si tratta di un farmaco notissimo, già da tempo usato dopo un ictus o un infarto (a basse dosi), come fluidificante del sangue per evitare che si verifichi un secondo evento.
Con questo studio viene dimostrata la sua efficacia anche nell'eliminare alcuni tipi di tumore sul nascere: 'Nellepersone che hanno familiarità per il cancro al colon-retto, per esempio - spiega la dottoressa Patrignani - la classica 'aspirinetta' riduce drasticamente i livelli di una specifica proteina (quella che permette la crescita delle cellule maligne), fino a neutralizzarlo già dalle primissime fasi. Il grande vantaggio dell’aspirina è che resta in circolo per circa venti minuti, ma 'spegne' per almeno dieci giorni il suo bersaglio'; inoltre, con meccanismi analoghi, lo stesso farmaco a base di acido acetilsalicilico, potrebbe anche impedire il proliferare delle metastasi'.
Contro le metastasi sempre l'aspirina
'Per intenderci - prosegue la Patrignani - le cellule tumorali funzionano in questo modo: quando arrivano nel sangue si circondano di piastrine, queste ultime le mimetizzano fino a nasconderle completamente al sistema immunitario, favorendone quindi la diffusione nell'organismo. L'aspirina svolge un compito di 'blocco' nei confronti delle piastrine, ostacolando così il meccanismo che porta alla formazione dellemetastasi'. Per avere ulteriori conferme, oltre che per valutare il dosaggio anti-metastasi del farmaco, è già in corso un altro studio (questa volta inglese) su un campione di oltre diecimila malati di cancro.