Negli ultimi tempi si sente molto spesso parlare di meningite, ne esistono di varie forme e di vari ceppi e le cause possono essere virus e batteri. Una delle forme meno frequenti, ma più pericolose, è quella di tipo batterico, proprio la stessa che ha colpito nei giorni scorsi l'insegnante di Roma. La donna di 52 anni insegnava in una scuola elementare ed è deceduta il giorno di Santo Stefano a causa di una meningite provocata dal batterio Escherichia coli. La maestra dovrà essere sottoposta ad autopsia per capire se si è trattato di meningite di tipo B o C.

Le statistiche riguardo questa malattia dicono che muore una persona su dieci tra quelle che si ammalano e tre riportano gravi conseguenze, in quanto risulta essere molto aggressiva ed i sintomi inizialmente sono difficili da riconoscere.

Come si trasmette e quali sono i sintomi

Sono tre i batteri che causano questa malattia, il meningiococco, l'emofilo e lo pneumococco, questi ultimi vengono solitamente ospitati da soggetti portatori sani nelle prime vie respiratorie, ovvero naso e gola. La trasmissione avviene attraverso la saliva, pertanto con starnuti, baci, scambio di bicchieri, posate e alimenti e si diffonde da persona a persona, in quanto una volta al di fuori del corpo i batteri possono rimanere in vita solo per qualche minuto.

Durante le prime 10 ore i sintomi del malato sono molto simili a quelli di un'influenza, dopocihé sopraggiunge un forte dolore alla testa e rigidità muscolare. Dopo circa 20 ore iniziano ad apparire sintomi ben più gravi, come convulsioni, perdita di conoscenza e macchie sulla pelle. Più velocemente si interviene, più si ha la possibilità di debellare senza gravi conseguenze la malattia.

Chi sono le persone a rischio

Le fasce più esposte a questo tipo di malattia sono sicuramente i neonati ed i bambini piccoli, inoltre anche ragazzi al di sotto dei 25 anni possono riscontrarla più facilmente per via dei maggiori momenti di socializzazione tra di essi. Circa il 60% delle persone che contraggono la meningite batterica guarisce alla perfezione, mentre un 30% purtroppo può subire danni gravi e permanenti, nel 10% dei casi invece, quando la malattia è molto aggressiva può portare al decesso in poche ore. Esistono dei vaccini per prevenire tutto questo ma hanno una durata, pertanto devono essere ripetuti regolarmente.