Il Ministero della Salute ha approvato ufficialmente i nuovi Lea e in materia di Sanità, si tratta di una autentica rivoluzione. Livelli essenziali di assistenza, questo il significato di Lea, cioè le cure e le prestazioni garantite ai cittadini in maniera del tutto gratuita o partecipando alla spesa pagando il ticket. Tra novità, allargamento delle patologie coperte e ticket sanitari, ecco cosa riserverà agli italiani il 2017.

Nuove patologie coperte dal Servizio Sanitario

Durante gli incontri per i consueti auguri di Natale, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin è tornata su argomenti che stanno a cuore a tanti italiani.

Un miliardo di euro è quanto stanziato per i nuovi livelli essenziali di assistenza e la Lorenzin ha dichiarato che seguirà da vicino l’evolversi della novità, per controllare se davvero i nuovi servizi entrino a far parte della vita di quei cittadini che ne hanno bisogno. Un occhio particolare per il Mezzogiorno, dove spesso si registra una disparità di accesso alle cure ed alle terapie tra i cittadini e dove spesso manca qualità nei servizi. La Sanità, cosa ampiamente risaputa si struttura sulla collaborazione Stato-Regioni ed in questo, il Ministro, auspica che gli Enti siano propensi a collaborare con lo Stato per rendere migliore il Sistema Sanitario.

La novità sostanziale sono i Lea che ampliano le patologie che i cittadini potranno avere gratuitamente o pagando il ticket.

Rientra per la prima volta fecondazione assistita, ma anche vaccini come il Menincococco o l’anti-Papillomavirus che viene esteso anche ai maschi. Vengono riconosciute come patologie degne di aiuto anche la celiachia e l’autismo. Per quest’ultimo, si parte dalla diagnosi precoce e si stabiliscono norme che aiutino le famiglie e che facilitino l’inserimento in società dei soggetti affetti da questa incurabile malattia.

Le novità non si fermeranno al 2017 perché questo sarà solo l’inizio del nuovo Sistema Sanitario Nazionale. Una commissione permanente esaminerà di anno in anno l’esito dei Lea e aggiornerà l’elenco delle patologie alla luce delle scoperte scientifiche. Verranno eliminate patologie vecchie e superate e se ne inseriranno di nuove.

Il nodo sostenibilità è il rischio stangata sui ticket

Una riforma in questo senso era attesa da 15 anni, ecco perché assume una certa rilevanza per milioni di italiani. Un miliardo di euro è lo stanziamento, ma l’Ufficio Bilancio ha avanzato dubbi perché la relazione tecnica che ha accompagnato l’approvazione del decreto, non specifica cose molto importanti.

I costi dei vaccini o dei dispositivi medici monouso non sono chiari, così come le cure palliative domiciliari o l’assistenza specialistica ospedaliera o ambulatoriale. In pratica, ben vengano le novità, ma devono essere chiari i perimetri dove applicarle, soprattutto considerando che dovrebbero essere gratuite o quasi per milioni di italiani.

Il numero di nuove patologie rare che rientreranno nei Lea sono 110, numero elevato che rende lo stanziamento meno imponente di quello che sembra. Il rischio concreto è che come sempre, una parte sostanziale della spesa prevista, ricada sui cittadini. Dopo il decreto di inizio 2016, quando si tagliarono numerose prestazioni sanitarie considerate superflue e iper-utilizzate, si tratta di una netta inversione di tendenza, ma a che costo? A conti fatti, potrebbero servire 18 milioni di euro extra, caricati sui cittadini con sostanziali aumenti del ticket. Le Commissioni Bilancio tra Camera e Senato hanno messo in allarme l’Esecutivo che deve correre ai ripari per non rendere meno buono un decreto nato per aiutare più persone possibili.