L'influenza del 2017 è più aggressiva rispetto a quella delle precedenti epidemie stagionali. Ad oggi ha già messo a letto due milioni di italiani. Stando alle previsioni dei medici saranno 7 milioni di persone ad esserne colpiti, circa due milioni in più rispetto alla scorsa stagione.

I ceppi virali in circolazione quest'anno

Quest'anno sono due i virus responsabili della trasmissione dell'influenza: A Hong Kong (H3N2) e B Brisbane. Generalmente i sintomi dell'influenza sono quasi gli stessi delle malattie da raffreddamento a cui però quest'anno si accompagnano anche sintomi gastro-intestinali.

Queste le manifestazioni sintomatiche più comuni: senso di malessere generale, mal di testa, mal di gola, raffreddore, febbre, dolori muscolari, difficoltà a muoversi, sudorazione, inappetenza, raffreddore, nausea, vomito e diarrea.

Stando all'ultimo bollettino di sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali Influnet, diffuso dall'Istituto Superiore di Sanità, fino a questo momento sono stati rilevati 1.947.000 casi di influenza in tutta Italia. Nell'ultima settimana presa in esame dal 26 dicembre al 1 gennaio si è registrato un rapporto di 10,12 casi di influenza ogni 1000 persone, un aumento pari al 380% rispetto allo scorso anno.

In ogni caso il picco influenzale si prevede tra due-tre settimane, poi comincerà lentamente a decrescere.

Influenza 2017: i soggetti più a rischio

Quest'anno i soggetti più a rischio risultano gli anziani, in particolare di età superiore ai 65 anni. Questo accade perché gli anziani risultano maggiormente sensibili a uno dei ceppi virali più diffuso quest'anno, ovvero il virus H3N2. Oltre che le persone di 65 anni ad essere più esposti al virus influenzale risultano anche i bambini in età scolare, le donne in gravidanza, chi soffre di patologie a carattere cronico e chi lavora presso strutture pubbliche, ad esempio ospedali e scuole.

In particolare a diffondere l'influenza sono i bambini che infettandosi a scuola, contagiano a loro volta i genitori e quindi questi ultimi contribuiscono ad alimentare la circolazione del virus.