Il numero delle persone colpite dall'influenza continua a crescere. Nella scorsa settimana si sono verificati già 614mila contagi. È quanto emerge dal bollettino di Sorveglianza epidemiologica diffuso da Influnet, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità. In particolare, l'incidenza settimanale di casi continua ad essere in aumento: in cifre, si parla di 10,2 casi su 1.000 assistiti.

Ma a cosa si deve quest'anno la maggiore virulenza del virus dell'influenza? È presto detto. Sono tre i virus in circolazione: l'H1N1, conosciuto per la pandemia del 2009, l'Hong Kong e Brisbane.

Questi ultimi due, rispetto ai precedenti, hanno subito delle mutazioni, pertanto riescono più facilmente ad aggirare il sistema immunitario che non ha avuto modo di produrre anticorpi specifici nei confronti di questi virus mutati.

Influenza 2017: i soggetti più colpiti

Anche quest'anno, i soggetti più colpiti risultano i bambini e gli anziani sopra i 65 anni. In particolare, nella fascia di età tra 0 e 4 anni, l'incidenza tocca i 27,60 casi ogni 1.000 assistiti. Nelle persone che invece hanno un'età pari o superiore ai 65 anni, si arriva a 6,34 casi ogni 1.000 assistiti. Per prevenire l'influenza, ai soggetti a rischio, che oltre agli anziani e ai bambini comprendono anche le donne oltre il terzo mese di Gravidanza, si raccomanda il vaccino.

Gravidanza e influenza: quali farmaci assumere

Assumere il paracetamolo in gravidanza non ha particolari controindicazioni e non comporta il rischio di malformazioni del feto. Questo farmaco svolge un'azione analgesica (lenisce i dolori) e antipiretica (abbassa la temperatura) e viene utilizzato molto comunemente per combattere i sintomi del'influenza.

In ogni caso, prima di assumerlo in gravidanza, è sempre bene consigliarsi col proprio medico curante. Se all'infezione virale si sovrappone quella batterica, solo il medico può sapere quali antibiotici associare al paracetamolo.

Influenza: come trattare i sintomi con i rimedi della nonna

L'influenza è un'affezione stagionale che va via da sé.

Tuttavia è possibile beneficiare, per chi non intende assumere farmaci per alleviare i sintomi, di alcuni rimedi tramandati dalle nostre nonne. Rispetto ai medicinali impiegano più tempo a fare effetto, ma ciò non toglie che abbiano una loro efficacia. In questo senso, risultano molto utili i suffumigi (vapori caldi) che servono a liberare le prime vie aree colpite dalle infezioni. Anche lo zinco si rivela utile per la sua spiccata attività anti-virale. Sempre per favorire le vie aree, si può ricorrere anche a un impacco imbevuto di sostanze balsamiche da applicare sul torace. Utili anche i collutori antisettici per diminuire l'infiammazione.