Due cagnolini abbandonati nelle zone terremotate: Jack, un incrocio di setter di 5 anni dal carattere giocoso e vivace, e Lola, una meticcia di 2 anni dal carattere dolce e placido. Entrambi i cani sono stati adottati da pazienti cardiopatici per "scopi terapeutici", ovvero al fine ultimo di allungarne e migliorarne la vita. Non si tratta di dicerie, ma di scienza: secondo alcuni studiosi, la convivenza con un animale domestico riesce ad aumentare di ben quattro volte l'aspettativa di vita di un cardiopatico.

I benefici della 'pet therapy'

Il progetto mira innanzitutto a far diminuire il numero di abbandoni e a realizzare dei percorsi concreti di pet therapy: è risaputo che la presenza di un animale domestico in casa fa diminuire i valori di colesterolo e stress, i principali fattori delle malattie cardiache, come spiegato dal direttore generale di Iseni Sanità, Andrea Macchi.

L'organizzazione sta cercando di ampliare il progetto, coinvolgendo altri centri di adozione per animali: in Italia ogni anno vengono abbandonati circa 150 mila cani, la maggior parte dei quali non sopravvive a lungo perché perde la vita investito da un auto o per fame. Lola e Jack provengono da Foligno, nella zona devastata dal sisma che ha coinvolto il Centro Italia, e fanno parte di un'organizzazione partner di Animal's Emergency, la quale dispone nella sua sede in provincia di Milano di una ventina di "amici pelosi", di cui almeno cinque già "pronti" per vivere con un paziente malato di cuore.

La testimonianza della Fondazione Iseni

Una testimonianza dell'efficacia del progetto è stata condivisa su Facebook dalla Fondazione Iseni: "Anna Macchi è la prima paziente cardiopatica degli Istituti di Ricovero e Cura del Gruppo Iseni ad aver preso in adozione un cucciolo: si chiama Aurelio e il suo ruolo è fondamentale", scrive la Fondazione Iseni sulla sua pagina ufficiale.

"La presenza di Aurelio nella mia vita mi fa sentire viva, mi fa sentire meglio, mi fa cambiare prospettiva anche di fronte a una malattia importante, come quella del cuore mi costringe a camminare e muovermi, anche se ho difficoltà, ma questa attività fisica è importantissima per me, ne sono consapevole. Aurelio inoltre è un cagnolino molto tranquillo e affettuoso, si muove anche lui lentamente, come me. Siamo in sintonia perfetta e ci facciamo compagnia, l’uno con l’altra. Adottate un cucciolo, ma fatelo con il cuore", ha raccontato la signora Macchi.

"Una storia di cuore, che dimostra l’efficacia di una terapia a quattro zampe, programma portato avanti dalla Fondazione Iseni insieme all'associazione onlus Animals' Emergency e ai suoi 5 mila volontari", conclude il post.