Dal 12 al 18 marzo in tutto il mondo si è celebrata la giornata del glaucoma, una grave patologia dell’occhio che, se non prontamente ed efficacemente curata, porta a cecità. Nel mondo ne sono affetti 55 milioni di persone, una popolazione paragonabile a quella italiana. Ben 25 milioni hanno perso la vista a causa di questa patologia. Solo in Italia interessa circa un milione di persone ma solo una su due sa di esserlo.

La vista, un bene prezioso da difendere

I cinque organi di senso (occhi/vista, orecchie/udito, bocca/gusto, naso/olfatto e pelle/tatto) ci consentono di vivere integrati e interattivi nel mondo che ci circonda.

La vista è l'organo di senso preposto alla percezione degli stimoli visivi, ci permette di discriminare forme, rilievi, distanze e colori di tutto quello che ci circonda. La presenza di due occhi consente una visione binoculare e una percezione tridimensionale.

Questo spiega perché se una patologia minaccia la nostra visione questa merita la massima attenzione. Il glaucoma è una malattia molto frequente, che colpisce il nervo ottico ed è una conseguenza della pressione interna dell’occhio. I danni che si hanno iniziano con delle piccole alterazione che, se trascurati, diventano danni permanenti. Per questo, il glaucoma è una delle patologie che può essere evitata con una prevenzione mirata.

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), a livello mondiale ci sono ben 55 milioni di persone colpite da glaucoma.

E di questi, 25 milioni hanno perso in modo parziale o totale la vista. Solo nel nostro Paese sono circa 1 milione le persone che soffrono di questa patologia dell'occhio ma solo una su due sa di esserlo. Uno dei personaggi italiani più famosi nel mondo, Andrea Bocelli, è cieco da quando aveva 12 anni, proprio a causa di un glaucoma che lo aveva colpito sin dai primi mesi di vita.

Meglio prevenire che...

Eppure per una efficiente prevenzione del glaucoma, basta una visita oculistica. Soprattutto in presenza di fattori di rischio come l’età (almeno 40 anni) e l’ereditarietà (fattori genetici) che devono spingerci verso la visita specialistica.

Si è appena conclusa la settimana mondiale del glaucoma (12 - 18 marzo).

Come slogan quest'anno gli organizzatori hanno scelto un messaggio decisamente univoco: “La vista può volare via. Previeni il glaucoma”. Nel nostro Paese l’evento è stato coordinato da IAPB Italia, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, con la collaborazione delle Sezioni Provinciali dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).

Dopo una diagnosi precoce di glaucoma, può essere sufficiente la semplice somministrazione di un collirio per abbassare la pressione intraoculare ed evitare le conseguenze deleterie associate alla malattia. Ma essendo una patologia silenziosa, spesso il glaucoma non viene diagnosticato in tempo. Allora è importante comprendere quali possono essere i primi sintomi.

Nella forma di glaucoma più frequente, il glaucoma primario ad angolo aperto, si ha una progressiva diminuzione della visione periferica in entrambi gli occhi, fino ad una visione priva dei contorni delle immagini, tipo tunnel: siamo già nella condizione di malattia avanzata.

Se invece siamo interessati dal glaucoma acuto ad angolo chiuso, si avverte un forte dolore agli occhi, con una visone offuscata, diminuzione della vista accompagnato da mal di testa, fino a provocare nausea e vomito. Se quindi siamo in presenza di uno o più di questi sintomi è necessario recarsi da un’oculista. In ogni caso, dopo i 40 anni, è saggio sottoporsi periodicamente ad una visita oculistica che, dopo i 60 anni, deve diventare annuale.