Il lago pertusillo è un bacino idrico lucano dal quale viene prelevata acqua per poi essere distribuita come potabile nelle regioni di Puglia e Basilicata. Negli ultimi anni diversi rilevamenti hanno evidenziato la presenza di petrolio e metalli pesanti probabilmente riconducibili alle attività degli stabilimenti di estrazione petrolifera ENI nei pressi delle acque.
Tra le sostanze rilevate nel Lago Pertusillo ci sono metalli pesanti e idrocarburi.
Già nel 2011 la ARPAB, Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata, aveva evidenziato la presenza di IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici.
Ultimamente, l'associazione lucana Cova Contro, ha svolto ulteriori indagini sulla presenza di sostanze tossiche nelle acque del Pertusillo e, grazie ad analisi indipendenti con il coinvolgimento di laboratori di Roma e Bolzano, sono state rilevate sostanze potenzialmente tossiche come manganese, cromo, bario, benzene e altri idrocarburi. Inoltre i laboratori evidenziano come i campioni prelevati di alghe e acqua non siano altamente tossici ma non possono di certo suggerire una potabilità dell'acqua. Associazioni come Cova Contro e OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) e l'attivista Giorgio Santoriello, stanno combattendo da tempo per ottenere verifiche ufficiali da parte del Ministero della Salute e per ottenere dei provvedimenti.
Le conseguenze sul corpo umano delle sostanze rilevate nelle acque del lago Pertusillo.
Gli idrocarburi sono stati rilevati in quantità elevate nelle acque del lago Pertusillo. L'ingerimento di queste sostanze, tra le quali troviamo il benzene, può portare a vomito, nausea, eruzioni cutanee, ulcere e problemi respiratori. A lungo termine, l'ingerimento anche minimo di idrocarburi può favorire l'insorgenza di tumori maligni.
Tra i metalli pesanti, il più nocivo tra quelli trovati nelle acque del lago è il bario, un composto chimico presente negli insetticidi, nelle vernici e diffusamente utilizzato per appesantire il petrolio in fase di estrazione dai pozzi. Inoltre il bario è altamente solubile in acqua e quindi difficilmente rilevabile a occhio nudo.
Quantità medie di bario, se ingerite, possono provocare danni all'apparato gastrointestinale, all'apparato respiratorio e irritazioni cutanee. In quantità alte, l'ingerimento di questa sostanza, può provocare paralisi dei muscoli e morte. Gli altri metalli pesanti rilevati nelle acque del Pertusillo, Cromo e Manganese, possono essere responsabili di problemi gastrointestinali, respiratori e epatici. Inoltre si può verificare un indebolimento del sistema immunitario e, queste sostanze, possono favorire l'insorgenza di cancro come evidenziato dall'Università di Trento.
Gli stabilimenti ENI sono, probabilmente, i responsabili della tossicità delle acque prelevate dal lago.
L'associazione Cova Contro ha evidenziato come il pozzo petrolifero ENI "Monte Alpi" disti solamente 1 Km dall'invaso, esattamente nella località "Torrente Spartifava - Pertusillo".
Questo stabilimento potrebbe essere il responsabile del riverso di idrocarburi nel lago. La OLA denuncia invece la vicinanza dello stabilimento Cerro Falcone 2 alle acque lacustri. Il Pozzo Cerro Falcone 2 è stato chiuso a causa alle denunce della OLA che evidenziavano che lo stabilimento era stato costruito nei territori dell'area protetta della Val D'Agri. Malgrado il pozzo non abbia mai prelevato petrolio, le attività di perforazione sono continuate nel tempo e sono state causa di diversi problemi. Le attività di perforazione del pozzo Cerro Falcone 2 potrebbero aver causato un aumento della presenza di metalli pesanti nel lago. Per ora solo Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana si stanno mobilitando per chiedere ulteriori verifiche sperando che, in tempi brevi, si possa arrivare ad una conclusione e che i cittadini lucani e pugliesi possano avere risposte, ma soprattutto acqua davvero potabile che non sia nociva per la salute.