La diga del pertusillo in queste ore presenta ampie zone scure che si intravedono all'interno del bacino idrico. Non solo, anche pesci morti, acqua inquinata e ancora nessuna spiegazione ufficiale dalle autorità per un fenomeno sicuramente anomalo e che non lascia molti spazi a dubbi. Risulta evidente come la salute dei cittadini è a rischio così come il delicato ecosistema intorno alla diga più volte finita sotto i riflettori dell'opinione pubblica lucana e nazionale.
Petrolio nelle acque del Pertusillo?
La domanda che sorge spontanea, vedendo le foto e il video qui di seguito, è se si tratti come è evidente di petrolio o sostanze inquinanti ciò che è visibile dall'alto nelle acque della diga della Val d'Agri.
In queste ore è intervenuta l'Agenzia per la protezione ambientale lucana, Arpab infatti dichiara che sono in corso i monitoraggi richiesti per capire i livelli di Inquinamento, dai sindaci e le autorità locali, sottolineando che i risultati di queste analisi saranno disponibili fra meno di quindici giorni e a disposizione della popolazione.
Il direttore generale dell'agenzia Arpab, Edmondo Iannicelli, durante l'incontro e conferenza avuto con i sindaci dell'Alta Val d'Agri, territorio in cui insiste la diga del Pertusillo, ha cercato di rassicurare le autorità e la popolazione, rassicurando che verrà fatta chiarezza su un'eventuale fuoriuscita di idrocarburi, fanghi e scarichi dalle vicine aziende di lavorazione e estrazione petrolifera.
Una possibile emergenza ambientale
Lo sbarramento artificiale conosciuto come Lago del Pertusillo è stato costruito tra gli anni Cinquanta e Sessanta, al fine di sfruttare le acque del fiume Agri per lo sviluppo dell'irrigazione nei terreni agricoli nel comuni di Grumento Nova, Montemurro e Spinosa. Con 155 milioni di metri cubi d'acqua è una delle dighe artificiali più grandi del mezzogiorno.
Negli anni successivi l'invaso è stato anche adattato alla produzione di energia idroelettrica, ma non solo, infatti ciò che più preoccupa è la potabilità dell'acqua, da cui infatti si dirama uno dei principali acquedotti pugliesi, potrebbe essere l'emergenza ambientale più importante degli ultimi tempi.