Vi siete mai chiesti qual è la parola più in voga degli ultimi tempi? La risposta appare complicata ma, in realtà, è scontata: felicità. Da qualche anno proliferano libri, corsi, workshop; insomma, in tutta Europa, non si parla d’altro. Aziende, professionisti, studenti e semplici cittadini si documentano alla ricerca della formula magica per raggiungere, o ritrovare, la felicità. In danimarca viene chiamata hygge.

In Danimarca ci sono i cittadini più felici al mondo

Questo non ha una vera e propria traduzione letteraria ma sta a significare uno stato d’animo, un’atmosfera e, soprattutto, un’attitudine a ricercare la felicità nelle piccolo, e semplici, cose quotidiane.

Lo stare bene, insomma. Non è un caso se la Danimarca è stata il primo paese a sviluppare, e diffondere, il concetto di “felicità”. Secondo una ricerche delle Nazioni Unite, datata 2016, il paese scandinavo ha gli abitanti più felici del mondo. Chiediamoci, velocemente, il perché. Il livello di disoccupazione è molto basso, la corruzione è praticamente assente, lo stile di vita dei cittadini è molto alto grazie ai ritmi “rilassati” (ma tutt’altro che poco produttivi) ed il welfare che sostiene, concretamente i cittadini. Non sarà un caso se il New York Times scrisse che la Danimarca è il miglior posto per rimanere disoccupati. La bibliografia, in tal senso, è molto lunga: La vita danese alla felicità(di Meik Wiking), Il popolo quasi quasi perfetto (di Michael Booth), Il metodo danese per la felicità (di Marie Soderberg) solo per citarne alcuni.

Vi siete mai chiesti come si fa a raggiungere la felicità? Come trovare una strada per essere felici nonostante gli stress quotidiani, la fatica, il tempo che manca sempre e che sta diventando la risorsa più preziosa che c’è.

Come essere felici ?

Diversi studiosi di neuroscienze sostengono che, per raggiungerla, occorre allenarsi.

Come? Semplice: vi sono tanti, piccoli, metodi quotidiani per iniziare il “percorso” o, in alternativa, seguire uno dei diversi corsi. Corsi, proprio così. Ormai, come detto in precedenza, l’offerta “formativa” è molto vasta.

I metodi per “tenersi in allenamento” sono diversi. Ve ne segnaliamo alcuni:

  • Non voler avere sempre tutto sotto controllo;
  • Accettare i segnali del proprio corpo (come ad esempio piccoli segni di stanchezza o piccoli sfoghi cutanei);
  • Fare una pausa di almeno 2 minuti ogni 2 ore di lavoro;
  • Eliminare il #multitasking;
  • Abbandonare abitudini, e persone, che non ci fanno stare bene.

Insomma, per essere felici o almeno per provarci, non occorre trasferirsi in Danimarca, frequentare dei corsi o leggere dei libri. Basterebbe, quotidianamente, seguire poche semplici abitudini che, spesso, fanno tutta la differenza del mondo.