Cause genetiche, ormonali o semplice conseguenza del passare del tempo, i capelli specchio della nostra Salute, cornice del nostro volto, sono fonte di preoccupazione in chi, uomini e donne, talvolta anche precocemente, comincia a perderli o a vederli diventare grigi. C'è chi della calvizie o della chioma "sale e pepe" ne ha fatto un segno distintivo, capace di regale fascino e personalità (vedi attori del calibro di Bruce Willis o George Clooney). Ma resta il fatto che a pochi va giù perdere questa importante parte di se. Tinte e colorazioni, cure di mantenimento con lozioni ed integratori o, nei casi più estremi, il trapianto dei capelli sono le uniche strade finora percorribili per contrastare qualcosa di pressoché ineluttabile.

Scoperte le cause di calvizie e capelli grigi

Ma uno studio su una malattia rara, la Neurofibromatosi 1, causa di alcune forme di tumore, ha accidentalmente svelato i meccanismi attraverso cui avviene la caduta dei capelli ed il loro incanutimento. I ricercatori della Texas University Southwestern Medical Center hanno riportato i loro risultati sulla rivista Genes and development. Era già noto che le cellule staminali epidermiche, cellule non specializzate, fossero le progenitrici degli annessi cutanei (peli e capelli) e che queste producessero il SCF, il fattore di cellule staminali, una proteina coinvolta nella pigmentazione di peli e capelli. Nello studio in questione il Dott. Le e colleghi hanno constatato che una volta che le cellule staminali si muovono alla base dei follicoli piliferi, una proteina, chiamata KROX20, conosciuta più che altro per il suo ruolo nello sviluppo dei nervi (vero motivo della ricerca) è attivata anche nelle cellule cutanee che formano i fusti dei capelli e ne avvia la loro crescita.

Le 2 proteine in qualche modo modulano quindi crescita e colorazione dei capelli: quando KROX20 è attivata si forma il capello, mentre l'SCF ne promuove la pigmentazione.

Il test sul modello animale non lascia dubbi: possibili nuove terapie anticaduta e contro il grigiore dei capelli

I test condotti dal team di scienziati americani sui topi da laboratorio non lasciano dubbi.

I topolini che presentavano entrambe le cellule cutanee produttrici di KROX20 e SCF presentavano una folta pelliccia scura. Gli studiosi infatti hanno scoperto che SCF a sua volta stimola le cellule melanocitiche nella produzione di melanina, il pigmento che da colore a peli, capelli e occhi. Provando ad eliminare le cellule produttrici di SCF nei topi, la pelliccia si è dapprima ingrigita per poi divenire completamente bianca con l'età.

Eliminando le cellule produttrici di KROX20 non cresceva più la pelliccia ed i topi divenivano di fatto calvi (alopecia). I ricercatori concludono che le anomalie di KROX20 e SCF possano in qualche modo svolgere un ruolo significativo nella perdita dei capelli ed il loro incanutimento, ma sono ovviamente necessari ulteriori studi sull'uomo per confermare queste evidenze. Dott. Le e colleghi credono tuttavia che i loro risultati rappresentino una speranza per lo sviluppo di nuove terapie per la cura della calvizie e la crescita dei capelli ed aggiunge: "Anche se questo progetto è stato avviato nel tentativo di capire come si formano determinati tipi di tumore, abbiamo finito per capire perché i capelli diventano grigi, scoprendo l'identità delle cellule che generano direttamente i capelli. Con questa conoscenza speriamo in futuro di creare un composto topico o di fornire in modo sicuro il gene necessario ai follicoli dei capelli per correggere questi problemi estetici".