A Massa è stato eseguito un doppio intervento chirurgico, unico nel suo genere, che ha permesso di salvare letteralmente la vita ad una ragazza di 29 anni. L'intervento eseguito il 23 febbraio, su una paziente di origine sarda con gravi problemi cardiaci è stato eseguito all'Ospedale del Cuore di Massa. I medici ne hanno dato notizia solo ora perché, data la difficoltà dell'intervento, volevano avere la certezza della piena riuscita dello stesso ed escludere l'insorgere di eventuali complicazioni. Ora, comunque, la ragazza sarda sta bene ed è pienamente ristabilita.

Sull'eccezionalità dell'intervento portato a termine a Massa, ha voluto esprimere la sua soddisfazione anche l'Assessore del Diritto alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che ha fatto i complimenti alle due equipe che si sono succedute nel corso delle 13 ore di intervento e ha tenuto a ribadire che questo è un ulteriore esempio del livello di eccellenza a cui è giunto l'Ospedale del Cuore di Massa, cosa che viene riconosciuta sempre più a livello nazionale e internazionale

Anche l'Assessore Igiene e Sanità della Regione Sardegna, Luigi Arru, oltre a esprimere i suoi complimenti all'equipe e a tutta la struttura dell'Ospedale del Cuore, ha espresso l'auspicio che questo intervento faccia scuola e serva da apripista per ulteriori collaborazioni interdisciplinari e interregionali e per la condivisione delle best practice.

Il particolare tipo di intervento eseguito

In effetti, si tratta di un duplice intervento eseguito quasi contemporaneamente. Infatti, è stata eseguita sia una dissezione dell'arteria polmonare che una sostituzione della valvola aortica. E, secondo quanto riferito da Luciano Ciucci, direttore della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, si tratta di un rarissimo caso di sopravvivenza alla dissezione polmonare.

A rendere l'intervento ancora più complesso e per questo anche più straordinario è che la paziente, benché giovane, aveva una cardiopatia complessa oltre che un'ipertensione polmonare cronica gravissima associata anche ad una sindrome di Turner.

Quando la ragazza sarda di 29 anni, di cui sono note solo le iniziali F. C. è arrivata all'ospedale del cuore di Massa, gli è stata diagnosticata una dissezione dell'arteria polmonare, cioè una condizione molto rara in cui la parete dell'arteria polmonare subisce una rottura.

La giovane, che era seguita sin da epoca pediatrica dal Dottor Carlo Tamburello, del reparto Cardioterapia dell'Ospedale Brotzu di Cagliari, era già stata operata, appena nata, di coartazione aortica e stenosi aortica. Ed era arrivata a Massa in condizioni estremamente critiche, e necessitava di un intervento chirurgico d'urgenza. Questo per evitare che l'arteria polmonare si rompesse del tutto causando il decesso della paziente.

L'intervento iniziato il 23 febbraio alle 8 di mattina è terminato alle 21 dello stesso giorno, dopo 13 ore, nel corso delle quali si sono succedute due equipe mediche, composte da 6 chirurghi, 2 anestesisti, oltre ad altri 10 operatori tra infermieri e tecnici della circolazione extracorporea.

La difficoltà dell'intervento, secondo gli operatori, era dovuta anche al fatto che la paziente presentava numerose aderenze, derivate dalle precedenti operazioni. Sia la valvola aortica, che l'aorta ascendente, come pure la valvola polmonare e l'arteria polmonare sono state sostituite da protesi. Mentre le arterie coronariche sono state reimpiantate. L'intervento ha richiesto più di 15 unità di sangue intero.

Data la complessità dell' intervento, i medici hanno deciso di lasciare il torace aperto per i successivi tre giorni di terapia intensiva ed è stata anche eseguita una tracheotomia per consentire la respirazione. Questo fino al 13 marzo, in cui la paziente è stata dimessa dalla terapia intensiva, e piano piano ha ricominciato a respirare autonomamente e il 28 aprile è potuta tornare in Sardegna con la madre.