L'attività cerebrale dei bambini sarebbe fortemente rallentata dallo smog e dall'Inquinamento atmosferico. Questo lo sconvolgente risultato di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Epidemiology. Lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori del Centre for Research in Environmental Epidemiology di Barcellona. L'inquinamento atmosferico prodotto dai gas di scarico delle automobili ha effetti dannosi su tutti, adulti e bambini. Ma lo studio ha stabilito che i bambini maggiormente esposti all'inquinamento hanno difficoltà di concentrazione e impiegano una quantità di tempo maggiore a rispondere alle domande.

Lo studio infatti ha monitorato l'attività cerebrale dei piccoli ed evidenziato un rallentamento della stessa in coincidenza ai picchi di smog.

I parametri utilizzati e i risultati della ricerca

Lo studio ha preso in esame un campione di 2600 bambini tra i 7 e i 10 anni testando la loro capacità di attenzione durante la lezione in classe e confrontando il risultato con le oscillazioni nella qualità dell'aria. I risultati hanno evidenziato, come dicevamo, che nelle fasce orarie in cui il livello di inquinamento atmosferico raggiungeva i livelli più alti calava fortemente la capacità degli alunni di concentrarsi e di risolvere problemi logico - matematici. Questo, secondo gli scienziati autori dello studio, conferma la presenza di elementi neurotossici tra le particelle di smog.

E mette in risalto che l'inquinamento atmosferico ha un ruolo nel rallentare il neurosviluppo dei bambini. E, di conseguenza, ne risulta danneggiata la performance scolastica.

Lo studio, di cui stiamo dando conto, fa parte di una serie di ricerche volte a valutare l'impatto dell'inquinamento umano e, in Gran Bretagna, di recente, la Premier Theresa May aveva evidenziato come lo smog sia il quarto fattore di rischio per la popolazione dopo cancro, obesità e malattie cardiache.

Inoltre il problema dell'inquinamento atmosferico è diventato di stretta attualità politica da quando il Presidente Donald Trump ha annunciato l'uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima.

D'altra parte il rapporto Qualità dell'aria Europa 2016 pubblicato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente afferma che per lo smog muoiono ogni anno 467 mila persone.

Infatti, continua il rapporto, nonostante la qualità dell'aria in Europa sia in netto miglioramento, l'inquinamento atmosferico resta, ancora, il principale fattore di rischio ambientale per la salute delle persone, abbassando, notevolmente, la qualità della vita.

Sempre secondo lo studio nel periodo 2000 - 2014 l'85% della popolazione europea è stata sottoposta a livelli di particolato fine a livelli giudicati dannosi dall'OMS. È quindi necessario che tutti, governi, imprese e singoli cittadini intensifichino il loro impegno contro l'inquinamento atmosferico ha affermato Hans Bruyninchkx dell'Agenzia Europea per l'Ambiente.