L'obesità è una sindrome legata soprattutto all'epoca moderna. Nel corso della storia, l'uomo ha dovuto spesso fronteggiare le carestie, basti solo pensare ai resoconti scritti dai "cronisti" medievali. Insomma, la fame ha sempre rappresentato una costante per il genere umano, almeno in tutte le epoche precedenti al XX secolo. Infatti, soltanto a partire dalla seconda metà del Novecento, in seguito allo sviluppo dell'industria alimentare, con l'introduzione dei supermercati su larga scala, l'approvvigionamento dei cibi non ha rappresentato più un problema.

Tuttavia l'uomo, avendo una sorta di memoria genetica delle carestie affrontate nei secoli precedenti, trovandosi di fronte a così tanta opulenza, ha cominciato a seguire un'alimentazione tutt'altro che benefica per la Salute. L'introduzione nella dieta di alimenti ricchi di grassi e zuccheri ha fatto emergere un problema praticamente sconosciuto per diversi anni: l'obesità. L'eccesso di peso, quindi, ha cominciato ad interessare trasversalmente più fasce della popolazione, a cominciare dai bambini.

Obesità: ultimi dati

In particolare, stando ad una ricerca condotta da studiosi dell'Università di Washington, in tutto il mondo vi sono due miliardi di persone obese. Soltanto nel 2015, ben 4 milioni di persone avrebbero perso la vita a causa di un problema di salute correlato proprio all'eccesso di peso.

D'altronde, questa condizione non riguarda più soltanto paesi dell'Occidente che presentano un elevato tasso di industrializzazione, ma va sempre di più affermandosi anche nei paesi in via di sviluppo. Basti solo pensare che, tra il 2005 e il 2015, sia in Brasile che in Indonesia, i tassi relativi all'obesità si sono triplicati.

In particolare, da questo studio è emerso che ci sono ben 600 milioni di adulti e oltre 100 milioni di bambini che presentano un indice di massa corporea di valore superiore a 30, dato che fa rientrare in una condizione di obesità.

Dallo studio è emerso anche che non è soltanto l'obesità a costituire un problema per la salute, infatti già la presenza di un indice di massa corporea tra 25 e 30 (stato di sovrappeso), espone l'organismo al rischio di incappare in determinate patologie.

Insomma, da questi dati si evince come l'obiettivo che nel 2013 si era prefisso l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero quello di porre un argine all'epidemia globale di obesità, sia stato del tutto disatteso. D'altronde, come è emerso da più studi, questa sindrome può comportare malattie cardiovascolari, patologie tumorali e disturbi metabolici. Inoltre i bambini che sono obesi oggi, rischiano di essere gli adulti in eccesso di peso di domani. Di conseguenza, se i governi delle varie nazioni non interverranno con programmi mirati, l'obesità nei prossimi anni rischia di diventare una delle emergenze sanitarie a livello mondiale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "New England Journal of Medicine".