Con la globalizzazione, sono in aumento le catene di fast-food che hanno aperto nuovi locali nelle maggiori città cinesi. Ad oggi, infatti, si contano circa seicento KFC aperti solo l'anno scorso, mentre McDonald's ha in programma di inaugurare altri mille ristoranti nell'arco dei prossimi cinque anni, e Starbucks vuole arrivare ad avere più di duemila bar entro il 2021. Tutto ciò ha portato, inevitabilmente, la popolazione a disporre di "junk food" ogni giorno e in qualunque momento, facendo salire il tasso di obesità alle stelle.

Il più alto tasso di obesità al mondo

Le conseguenze di un'errata alimentazione globalizzata e di una vita troppo sedentaria, hanno portato la Cina, in pochi anni, a raggiungere un tasso di obesità di molto superiore agli altri Paesi del mondo: su circa un miliardo e mezzo di persone, il 14,9% delle donne e il 10,8% degli uomini sono in sovrappeso. Si parla di oltre quarantatré milioni di uomini e quarantasei milioni di donne, tralasciando l'obesità infantile che colpisce il 23% dei ragazzi e il 14% delle ragazze sotto i vent'anni.

L'idea di Wang Xuebao: un bonus in denaro per ogni kg perso

A rendersi conto del problema, e a cercare di fare qualcosa di concreto al riguardo, è stato Wang Xuebao, il presidente dell'azienda cinese Xian Jingtian Investment Consulting: il dirigente, infatti, si è reso conto che sia lui che i suoi dipendenti stavano conducendo una vita troppo sedentaria, sempre dietro alle scrivanie, e con poco tempo e stimolo ad andare in palestra nel tempo libero.

Per incentivare i suoi lavoratori ad un'esistenza più salutare, ha deciso di premiare in denaro i dipendenti che perdono peso, per un valore di 100 yuan per kg perso (circa 15 euro). Un'impiegata che risponde al nome di Zhou Wei, è arrivata a perdere 20 kg in tre mesi grazie a questa iniziativa, ricevendo un bonus di circa 300 euro.

Per poter accedere al bonus retribuito mensilmente, è necessario dimostrare di aver perso almeno 3 kg dall'avvio dell'iniziativa, dopodiché si potrà ricevere il compenso stabilito per ogni kg di peso in meno.

Il piano "Healthy China 2030"

L'idea proposta dal signor Wang (che si rammarica di aver lanciato l'iniziativa e di essere l'unico nella sua azienda a non aver ancora perso peso) è stata ben riassunta dalle sue parole a CN West (rete televisiva cinese): "attraverso attività che favoriscono la perdita del peso, possiamo formare una cultura di sana competizione".

Il fulcro della sua dichiarazione è tutto nella parola "sana": come Wang, anche il governo cinese sta cercando di affrontare la spinosa questione, promuovendo il piano Healthy China 2030, che prevede di educare la popolazione ad uno stile di vita più sano e ad una cucina più salutista nei prossimi tredici anni. Se dovesse avere successo, il progetto dovrebbe aumentare l'aspettativa di vita della popolazione cinese a 77 anni entro il 2020, e a 79 entro il 2030.