I tatuaggi hanno sollevato, negli ultimi anni, varie polemiche. La maggior parte delle discussioni, comunque, è stata sempre incentrata sulle questioni igieniche, quindi sul rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte dei tatuatori. I tatuaggi, però, potrebbero rappresentare un rischio anche per gli inchiostri, che potrebbero rilasciare nel sangue piccolissime particelle. A scoprirlo è stato un team di studiosi coordinato da Ines Schreiver, presso l'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi. I ricercatori tedeschi si sarebbero accorti del minuscole particelle nell'inchiostro usato per fare i tatuaggi grazie a un potentissimo microscopio, ovvero la luce di sincrotone.

Linfonodi in pericolo?

Ragazzi e adulti. Sono sempre di più le persone che si fanno uno o più tatuaggi. Qualche rischio, però, potrebbe esserci. E stavolta in gioco non ci sono questioni igieniche. Grazie alla luce di sincrotone, gli studiosi tedeschi hanno notato particelle grandi un milionesimo di millimetro nell'inchiostro usato per realizzare tatuaggi. Tali corpuscoli entrano nel sangue e si dirigono verso i linfonodi, le 'guardie' del sistema immunitario. Il pool di studiosi non è stato in grado di scoprire le conseguenze sulla salute dell'uomo di tutto ciò, constatando solo un gonfiore cronico dei linfonodi. Alla luce di tale studio, dunque, chi è in procinto di farsi un tatuaggio non dovrebbe solo fare attenzione all'utilizzo di aghi sterili nei centri specializzati ma anche alle sostanze presenti nell'inchiostro usato per i disegni sulla pelle.

Aghi sterili e ambiente pulito. Generalmente che si accinge a farsi un tatuaggio presta attenzione a questi due aspetti, senza farsi domande sulla composizione dell'inchiostro e sugli eventuali pericoli derivanti dalle sostanze chimiche che contiene.

Tatuaggi: 50% dei Millennials ne ha uno

Gli studiosi tedeschi coordinati dall'esperta Schreiver hanno spiegato che ancora non si conoscono i potenziali danni alla salute derivanti dalle minuscole particelle contenute nell'inchiostro per tatuaggi, ma la ricerca, è indubbio, rappresenta un campanello d'allarme.

Secondo un recente sondaggio Harris, circa il 50% dei millennials ha un tatuaggio, contro il 36% degli appartenenti alla generazione X. Questo boom dei tatuaggi ha portato molti medici e scienziati ad approfondire lo studio sui disegni sulla pelle e scoprirne i rischi per la salute che, a quanto pare, non sono pochi. E' stato scoperto, ad esempio, che la pelle tatuata secerne il 50% di sudore in meno rispetto a quella priva di inchiostro.