Ai tre casi di Chikungunya che si sono verificati ad Anzio nei giorni scorsi, se ne aggiungono altri quattro che sono stati accertati a Roma. I vettori di questa malattie sono le zanzare, che d'estate, come ben sappiamo per le notti insonni che ci procurano con i loro ronzii nelle orecchie, sono particolarmente moleste. Nello specifico il virus della Chikungunya è trasmesso dalla zanzara appartenente al genere Aedes albopictus, più nota come zanzara tigre.

Intanto per far fronte a questa situazione, la Regione Lazio ha indicato al comune di Roma di procedere a un piano straordinario di disinfestazione.

E probabile che come ulteriore misura precauzionale nelle prossime ore si proceda a sospendere la donazione di sangue nella capitale. Peraltro si tratta di una misura che è stata già adottata ad Anzio venerdì scorso. Si tratta di una procedura ordinaria quando vi è il rischio di trasmissione di malattie con il sangue. Ma la chikungunya, questa malattia virale trasmessa dalle zanzare, quando si è diffusa anche in Italia?

Chikungunya: storia dell'infezione in Italia

La prima epidemia riferibile a questo virus viene descritta nel 1952 in Tanzania, sebbene in realtà già nel 1779 si fosse verificata una epidemia in Indonesia, probabilmente causata dallo stesso agente patogeno. Per quanto riguarda l'Italia è nell'agosto del 2007 che sono stati notificati i primi casi autctoni in Emilia Romagna.

Probabilmente a causa di una mutazione avvenuta ad inizio secolo, il virus ha cominciato ad infettare anche la zanzara tigre, rendendo quindi possibile la diffusione di questa malattia virale anche in Europa. È probabile che la zanzara tigre, originaria del Sud-est asiatico, verso la fine del secolo scorso sia stata importata accidentalmente nel continente europeo a seguito di viaggi e commerci con i paesi nei quali l'insetto è endemico.

Un'altra ragione che ha contribuito alla diffusione della zanzara tigre anche alle nostre latitudini è il clima, in quanto la mitezza dello stesso fa sì che questi insetti siano attivi da maggio a novembre. Inoltre la zanzara tigre punge sia di giorno che di notte, per cui è più attiva rispetto a quella nostrana appartenente al genere Culex.

Ma quali sono i sintomi con i quali si manifesta questa malattia?

Chikungunya: sintomi

Qusta malattia che nella maggior parte dei casi ha un decorso benigno e guarisce spontaneamente, si caratterizza per la febbre, che nei primi giorni può essere molto elevata ed anche per i dolori articolari piuttosto intensi. Inoltre il 75% delle persone infettate presenta sintomi quali mal di testa, nausea, debolezza e rush cutaneo. Il virus non si trasmette da uomo a uomo, ma è attivo per circa 5 giorni dopo l'inizio dei sintomi, per cui se il malato viene punto da una zanzara che può ospitare il virus, questa sempre con una puntura può trasmetterlo anche a un'altra persona. Trattandosi di una infezione virale non esistono trattamenti specifici né un vaccino.

La cura è solo di tipo sintomatico e consiste nella somministrazione di antidolorifici in attesa della guarigione spontanea. Cliccate sul tasto Segui in alto a destra se volete rimanere informati su tutte le news attinenti alla salute.