Dopo il caso della bambina trentina morta a causa di encefalopatite malarica, emerge la notizia che dai primi di Agosto sono stati registrati diversi casi di Chikungunya ad Anzio, sul litorale romano. Il Centro nazionale del sangue ha disposto in via cautelativa la sospensione delle donazioni di sangue, nel comune interessato ed in altre zone del Lazio. Come nel caso della malaria anche questa malattia viene trasmessa prevalentemente dalle punture di zanzare infette, ed è caratterizzata da febbre elevata. La Chikungunya compare sulla scena nel 1952, quando si verificò un'epidemia in Tanzania, ma nel lontano 1779 l'Indonesia fu colpita da un'epidemia di una malattia i cui sintomi ed il modo in cui fu descritta fanno sospettare che potesse trattarsi di questo virus.

Non è la prima volta che la malattia colpisce in Italia, tanto che nell'Agosto 2007 furono accertati i primi casi definiti "autoctoni" in Emilia Romagna.

La sintomatologia

Il periodo di incubazione può protrarsi in modo asintomatico dai tre ai dodici giorni, dopodiché iniziano a comparire i primi sintomi che sopratutto all'inizio possono essere confusi con quelli dell'influenza. Febbre elevata, brividi, mal di testa, nausea e vomito e forti dolori alle articolazioni ed ai tessuti circostanti (atralgia), tali da indurre i malati ad evitare anche i più piccoli movimenti. In alcuni casi si può sviluppare un esantema maculopapulare pruriginoso, ovvero eruzioni cutanee caratterizzate da forte prurito.

Generalmente la malattia fa il suo decorso e si guarisce spontaneamente nel giro di alcuni giorni, ma i dolori alle articolazioni possono continuare anche per mesi. Raramente la Chikungunya provoca gravi complicazioni, anche se possono presentarsi problemi di natura emorragica (non gravi come quelli prodotti dalla Dengue) e principalmente nei bambini complicazioni di natura neurologica.

Difficilmente la malattia conduce al decesso, eventualità che riguarda prevalentemente persone anziane con patologie pregresse.

Come avviene il contagio

Il virus è trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, la stessa che trasmette Dengue e Febbre Gialla, e vive principalmente in zone di campagna, mentre è molto rara in corrispondenza delle zone urbane.

Anche la zanzara tigre è un vettore della malattia, responsabile di aver fatto arrivare il virus nelle isole dell'area indiana. E' trasmessa inoltre da diverse varietà di zanzare "culex".

Prevenzione

Per evitare il contagio è necessario evitare o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Chi si reca in zone dove la malattia è molto diffusa deve seguire alcune regole precauzionali, come soggiornare in locali protetti da zanzariere alle finestre, possibilmente impregnate di insetticidi, utilizzare prodotti repellenti e insetticidi, vestirsi con abiti che non lascino scoperte parti del corpo.