La malaria in Italia, quella di tipo autoctono, non faceva registrare un caso dal 1997, quando nel grossetano una zanzara contagiò un essere umano. La bambina di 4 anni colpita da malaria, e deceduta nell'ospedale di Brescia, è un caso che non trova una spiegazione al momento plausibile. Si cerca di capire adesso, se la bambina ha avuto contatto con persone ritornate da un viaggio nelle zone ad alta presenza di malaria. “È la prima volta in trent’anni di carriera che assisto ad un caso di malaria autoctona in Trentino', ha dichiarato Claudio Paternoster, primario dell'ospedale Santa Chiara nel reparto malattie infettive.
A colpire la bambina è il plasmodio falciparum, tipo presente principalmente in Africa e in Asia, ma non avendo viaggiato in queste zone, il suo resta un caso anomalo e decisamente enigmatico. Si cerca di capire se, in merito ad un suo precedente ricovero al Santa Chiara di Trento, possa essere stata infettata da una zanzara, visto che all'interno del reparto erano presenti due bambini con la malaria. Rimane però una pista ancora latente in quanto non vi sono certezze, siamo solamente nel campo delle supposizioni.
Malaria tipo falciparum
La malaria che ha colpito la bambina di 4 anni, è della specie plasmodio falciparum, ovvero la più aggressiva, questo tipo infatti causa malaria celebrale. E' giunta in ospedale quando le sue condizioni erano già piuttosto gravi, e a nulla sono serviti gli immediati soccorsi Adesso i medici dell'ospedale di Brescia, ma anche gli stessi colleghi del Santa Chiara di Trento, provvederanno a seguire l'iter di profilassi e disinfestazione, anche se al momento non vi è motivo di farsi prendere dalla psicosi.
Il ministero della sanità sta monitorando la situazione in collaborazione con gli enti locali.
origine incerta
Il ministero della sanità, e nella fattispecie anche l'azienda provinciale di Trento, disquisiscono sulla modalità del contagio. L'azienda provinciale ha infatti dichiarato quanto segue: 'Questo caso specifico, riguarda una paziente che non ha frequentato Paesi in cui la malaria è endemica, sono stati fatti tutti gli accertamenti necessari per escludere altre possibili fonti di contagio ma senza risultati apprezzabili: al momento è da considerarsi di origine incerta.' In ogni caso per ulteriore sicurezza, sebbene sia stato precisato che non vi è alcun rischio per chi è transitato nel reparto, quest'ultimo sarà sottoposto ad un'accurata disinfestazione.
Caso anomalo di malaria
Il caso di malaria che ha colpito la piccola, rimane un mistero per i medici. 'Siamo di fronte ad un caso di tipo autoctono, quindi non su soggetto proveniente dai luoghi ove la malaria è endemica', hanno spiegato dal reparto di infettivologia di Trento. 'L'ultimo caso registrato in Italia, risale al 1997 nel grossetano.
Si suppone che il contagio possa essere avvenuto tramite la puntura di un anofele del nostro territorio, che aveva precedentemente punto un soggetto con la malaria. Anche su questo punto però c'è una leggera titubanza da parte dei medici. Sembra infatti che, seppure in teoria ne avrebbero la possibilità, le nostre zanzare non siano generalmente adatte a trasmettere il microrganismo.