Si chiamava Sofia Zago, aveva quattro anni ed è morta nella notte tra domenica e lunedì all'ospedale di Brescia. Era stata trasferita d'urgenza al nosocomio lombardo dopo che la situazione si è aggravata. La piccola era stata portata sabato scorso al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale di Trento dove risiedeva. Infatti per tutta la settimana precedente la bimba aveva avuto la febbre alta che superava i 40 gradi.

Sabato, all'arrivo in ospedale dopo poche ore in cui è rimasta vigile, la situazione è precipitata. La diagnosi è arrivata subito e le terapie sono state somministrate già dalle prime ore, ma Sofia è entrata in coma.

Purtroppo la bambina è morta nella notte tra domenica e lunedì.

Vacanze in Veneto e nessun viaggio in Paesi a rischio

Ora ci si domanda in che modo possa aver contratto la malaria, dal momento che né lei né la sua famiglia si era recata all'estero o in Paesi a rischio nell'ultimo periodo, ma era stata in vacanza a Bibione, in Veneto. Dopo Ferragosto però Sofia era stata ricoverata nel reparto di pediatria dell'ospedale Santa Chiara di Trento. L'attenzione è puntata su questa circostanza perché negli stessi giorni, erano presenti due ragazzini che avevano contratto la malaria dopo un viaggio in Africa.

Al momento comunque non c'è nessun certezza che questo possa essere il collegamento giusto. Infatti Sofia è stata colpita dalla forma più grave della malattia, la malaria cerebrale, un tipo molto aggressivo di morbo che viene trasmesso da un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. La morte, in questo caso arriva molto velocemente.

Nei casi più seri può arrivare anche in 24 ore, ma il ricovero sospetto della bambina risale ad almeno tre settimane fa.

Caso inspiegabile, nessun caso da trent'anni a questa parte in Trentino

Claudio Paternoster, il primario che ha avuto in cura la piccola a Trento, si è espresso in modo molto chiaro. Dice infatti che è la prima volta che vede un caso simile nella sua regione.

Inoltre Giovanni Rezza, medico epidemiologo e responsabile del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, asserisce che la malaria si trasmette molto raramente da persona a persona poichè la via di infezione più comune è quella tramite punture d’insetto.

Questo tipo particolare di malaria viene trasmessa da un tipo di zanzara che in Italia non vive per cui il caso si complica ancora di più.