Un recente studio pone l'attenzione sui tatuaggi e i rischi correlati alle nano particelle colorate derivanti dall'inchiostro che finiscono per circolare liberamente nel sangue. Gli studiosi mettono in guardia le persone circa la composizione dell'inchiostro. La pubblicazione scientifica ha messo sotto la lente d'ingrandimento il biossido di titanio, un pigmento bianco contenuto anche nelle creme solari e in alcuni additivi alimentari. Quali sono i rischi per la salute dell'uomo associati alle nano particelle dei pigmenti e del biossido di titanio?

E' quanto si sono chiesti i ricercatori coordinati dal dottor Ines Schreiver, inserito all'interno dell'Esfr, l'Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi.

Lo studio

La ricerca coordinata da Schreiver ha scoperto che le nano particelle colorate dell'inchiostro utilizzato per i tatuaggi arrivano fino al nostro sistema linfatico. Inoltre, lo studio ha rilevato un ingrossamento dei linfonodi. Tra le ipotesi allo studio, c'è anche quella che riguarda una permanenza infinita delle nano particelle nelle ghiandole linfatiche. Durante un esame microscopico effettuato nel corso dello studio, è stato appurato inoltre che i tessuti intorno alle particelle presentavano cambiamenti strutturali.

Quanto accertato termina qui. Ancora infatti non sono note le conseguenze dirette che le nano particelle hanno sulla salute dell'uomo, in quanto è la prima volta che vengono rilevate. Merito del microscopio più potente mai utilizzato, la luce di sincrotone Esfr di Grenoble, in Francia. La questione dunque rimane aperta. Da quanto appreso nell'ultimo studio, pubblicato poi sulla rivista Scientific Reports, le nano particelle potrebbero andare ad influire negativamente sul sistema linfatico e sugli organi posti nelle vicinanze.

Scoprire se effettivamente possano danneggiarli o meno sarà il prossimo step da compiere da parte dei ricercatori.

I tatuaggi fanno male? "Prudenza"

La parola che più ricorre in ambito scientifico all'indomani della pubblicazione dello studio sulle nanoparticelle rilasciate dall'inchiostro dei tatuaggi è "prudenza". Inutile lanciare allarmi che potrebbero non trovare poi conferma in successive ricerche.

Dire oggi che i tatuaggi fanno male non corrisponde a realtà, dal momento che gli studi sono relativamente recenti. Nel prossimo futuro le ricerche in tale ambito si moltiplicheranno, favorendo la conoscenza in materia.