L'infarto è la lesione di un organo, seguita da necrosi dei tessuti, dovuta a interruzione della circolazione locale del sangue, in genere per trombosi o embolia. Uno dei casi patologici più diffusi al mondo che, nei casi più frequenti, porta anche al decesso. Nel corso degli anni sono circolate diverse ipotesi e cure su come prevenirlo, ovvero non diventando obesi, fumando meno, controllando l'ipertensione, il tutto seguendo uno stile di vita alimentare sano.

Alimenti utili: cosa aiuta a prevenire l'infarto

Detto ciò, negli anni si sono annoverati diversi alimenti particolarmente utili alla prevenzione dell'infarto, su tutti il peperoncino: diversi studi hanno infatti rivelato che è un'amico del benestare del cuore per via di una proprietà piccante contenuta nel peperoncino, ovvero la capsaicina.

Quest'ultima è utile ad abbassare i livelli di colesterolo del sangue, più precisamente il cattivo LDL, ovvero le lipoproteine a bassa densità, rendendo la funzione svolta dal peperoncino utilissima a ridurre enormemente la presenza di attacchi di cuore o Ictus.

Il consiglio degli esperti è quello di consumare assiduamente peperoncino: si parla di benefici evidenti, pari a circa il 13% delle probabilità in meno di essere colpiti, improvvisamente, da malfunzionamenti, come l'infarto o l'ictus. Tale dato è stato pronunciato, e poi riportato su diverse riviste scientifiche, dall'Università Vermont, negli Stati Uniti. Ma non è questo l'unico alimento utile alla prevenzione, visto che nelle ultime ore è saltato fuori il tanto consumato formaggio.

Ricerca scientifica sul formaggio

Consumare formaggio tutti i giorni, con dosi di circa 40 grammi, dovrebbe aiutare a prevenire infarto e ictus. Questa volta a stabilirlo sono stati gli esperti dell'Università di Soochow in Cina che hanno pubblicato la ricerca sull'European Journal of Nutrition. Una vera novità, considerando che fino a poco tempo fa si pensava che il formaggio fosse dannoso al cuore per via della ricca presenza di grassi saturi.

Dalla ricerca svolta su 200 mila persone, spezzettata in 15 diverse ricerche scientifiche, pare che la loro salute nel corso di dieci anni di test è migliorata. Chi di questi ha consumato giornalmente formaggio ha visto abbassarsi la possibilità (meno del 18%) della manifestazione della patologia cardiovascolare, ma anche quella del rischio infarto pari al 14% in meno rispetto a chi non ne consuma, finendo con un meno 10% del presentarsi di ictus rispetto a chi non è solito mangiare formaggio. Come detto all'inizio, non bisogna esagerare: la dose utile oltre la quale non si dovrebbe eccedere spesso è di circa grammi 40.