Anche se il picco non è stato ancora raggiunto, nei primi giorni dell’anno gli italiani colpiti dall’influenza sono già 650 mila, e il numero è destinato ad aumentare. La maggior parte delle persone colpite dal virus influenzale, che quest’anno pare essere più aggressivo rispetto agli anni scorsi, si è messa a letto nel periodo festivo, tra Natale e Santo Stefano. Quest’anno l’influenza, pur presente in quasi tutte le regioni italiane, ha risparmiato la zona del Nord Est dello Stivale, dove infatti ad oggi si registrano meno casi di contagio. Più colpita è la fascia di età dell’infanzia, ed infatti gli ospedali sono pieni di richieste di ricovero per complicanze dell’influenza nei soggetti più piccoli.

I consigli dei medici

Anche se il ceppo influenzale 2017-2018 sembra più aggressivo, in realtà chi ne è colpito torna a stare bene nel tempo massimo di una settimana, anche senza ricorrere ai farmaci. Sono consigliati riposo e idratazione, quindi bisogna bere molto per aiutare il corpo a reagire ai virus che lo hanno colpito. Si consiglia di non rivolgersi al pronto soccorso se non in casi gravi, per non intasare le strutture ospedaliere che in questi ultimi giorni sono messe a dura prova dalle continue ed insistenti richieste (spesso non necessarie). Gli antibiotici in genere non sono necessari, a meno che non vi siano infezioni batteriche in atto da debellare. Naturalmente è da evitare il fai da te anche in questi casi: il medico saprà consigliare e valutare l’eventuale necessità di farmaci antibiotici.

Prevenire l’influenza? Si può

Per evitare che l’influenza ci colpisca bisogna attuare qualche accortezza in più: fare attenzione agli sbalzi di temperatura, coprire bene orecchie e testa, mangiare sano e dormire bene (anche più del necessario, se il nostro corpo lo richiede). Bisogna stare attenti anche al contagio, che avviene prevalentemente attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni delle vie respiratorie, come la tosse.

E’ quindi preferibile evitare, almeno in questo periodo, gli ambienti troppo chiusi e pieni di gente. Per quanto riguarda i bambini, meglio che, ben coperti, stiano all’aperto per qualche ora al giorno.

L’influenza deve fare paura?

L’influenza non è una malattia, e se non si è un soggetto particolare e a rischio il decorso è abbastanza benigno.

Naturalmente nessuno può prevedere eventuali complicazioni, soprattutto negli individui sani. È importante non farsi prendere dall’ansia e gestire i sintomi influenzali con razionalità, soprattutto se si tratta di bambini.