Aumentano le gravidanze non programmate, sopratutto tra giovanissime. Sembra un paradosso viste le numerose opportunità di informazione disponibili al giorno d’oggi, eppure i dati parlano chiaro: le ragazze sanno di contraccezione ancor meno di quanto sapessero le loro madri o sicuramente non più di loro. La ricerca è stata messa a punto da Bayer, in merito ai giovani e all’approccio verso la sessualità e prende in esame 9 Paesi europei tra cui anche l’Italia.

Le giovani millenial e le lacune sui contraccettivi

A fornire i dati è l’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui delle 208 milioni di gravidanze annue almeno il 41% non era desiderata.

Una percentuale dell’11% addirittura riguarda giovani ragazze tra i 15 e i 19 anni, il che significa che solo per le adolescenti si stimano 16 milioni di gravidanze annue. Proprio le giovani donne tra i 21 e i 29 anni sono le più “ignoranti” sul tema contraccezione: per le millenial si parla addirittura di conoscenze simili a quella delle loro madri, le donne che oggi hanno 50 o 60 anni di età, conosciute anche come baby boomer. Le giovani di oggi, o almeno il 35% di loro, riferisce di avere avere le stesse lacune delle madri nonostante i tempi siano decisamente cambiati e oggi è molto più facile accedere alle informazioni relative alla contraccezione.

Dalla ricerca emerge che le donne di oggi non sanno quasi nulla di contraccettivi ad azione prolungata come i Lac, mentre ritengono il coito interrotto uno dei metodi più popolari dopo preservativo e pillola.

Basti pensare che un 70% non ha ancora compreso come funziona la spirale. Accanto a queste gravi lacune ci sono i rapporti sessuali non protetti. Una percentuale di donne prese in esame, superiore al 50%, ha ammesso di aver consapevolmente avuto rapporti sessuali non protetti, affidandosi alla fortuna per scelta o semplicemente per mancanza di un valido metodo contraccettivo da usare al momento.

Da qui la crescita esponenziale di richieste della cosiddetta contraccezione di emergenza, che solo nel 2017 è decuplicata.

Nelle millenial, infine, si registra la paura della pillola: il 26% teme di dimenticarsi di assumerla ogni giorno, il 41% ha paura degli effetti degli ormoni sintetici. Tutto ciò è accompagnato allo scarso dialogo con gli operatori e le informazioni non ritenute sufficienti. Dati che assomigliano a quelli riferiti alle baby boomer, le madri appunto, ma 30 o 40 anni fa tutto ciò era plausibile.