Non è di certo la prima volta che si sente parlare di prodotti alimentari o farmaci particolari ritirati dal mercato per le più svariate ragioni, eppure molto spesso sono proprio queste motivazioni ad allertare i consumatori salvando la loro stessa salute. Dopo la recente perquisizione di alcuni lotti di Coca-Cola, procedura avviata dopo che una bambina ha trovato un verme all'interno di una lattina, sembrerebbe sia giunto il turno di un altro alimento molto amato da molti consumatori italiani e non solo. Il prodotto che in questi giorni è stato interessato e preso di mira da questo provvedimento è una tipologia di yogurt acquistabile, solitamente, all'interno dei supermercati a marchio Eurospin.

I vasetti di yogurt che sono stati eliminati dagli scaffali sarebbero quelli contenenti centoventi grammi di yogurt intero con al suo interno confetti di cioccolato ed al gusto di fragola e banana. Il motivo che ha indotto ad un ritiro immediato del prodotto è l'altissima probabilità di contaminazione da parte di materiale plastico. I lotti interessati, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, sono prodotti da "Latte Montagna Alto Adige Soc. Agr. Coop" con numero identificativo IT 41 7 CE. Il Ministero consiglia di non consumare il prodotto e di riportarlo nel punto vendita in cui è stato acquistato.

Plastica contenuta anche nelle brioche, un altro ritiro?

Non molto tempo fa, ad esser state interessate al ritiro dai vari supermercati sarebbero state una qualità di brioche della famosissima marca NaturaSì prodotte dalla Ecor.

Le suddette brioche, secondo le motivazioni che hanno indotto successivamente ad un rapido ritiro, erano state contaminate da alcuni pezzi di plastica dura finiti accidentalmente al loro interno. Un ritiro imposto a scopo precauzionale, per impedire l'insorgere di ulteriori problematiche causate da un accidentale ingerimento del materiale tossico.

Un altro ritiro ancora, imposto non molto tempo fa, ha interessato alcuni lotti di una tipologia di latte Accadì, senza lattosio, prodotto dalla nota e rinomata fabbrica firmata Granarolo. Ritiri, dunque, di alimenti prodotti da aziende che da anni riescono a farsi rispettare sul mercato italiano e non solo (soprattutto se si fa riferimento alla Coca-Cola, conosciuta in tutto il mondo) e che fanno comprendere come il Ministero e lo Stato in generale pongano attenzione alla salute dei consumatori.